"A scuola non c'è una figura di supporto e di controllo e così hanno tenuto mio figlio chiuso per ore in palestra, perché non sanno gestirlo". E' la denuncia di una mamma di un ragazzo di 14 anni affetto da disturbo dello spettro autistico e disabilità intellettiva che frequenta la prima media a Castellammare di Stabia (Napoli). Come riporta Il Mattino, dopo la denuncia dei genitori, che dicono di averlo trovato senza vestiti e sporco dei suoi stessi escrementi, sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta.
Il caso - Il 30 settembre, alle 11.30, la mamma del ragazzo ha ricevuto una telefonata da parte della cooperativa che si occupa di riaccompagnare il 14enne a casa: "Correte a scuola, vostro figlio è tutto sporco". Mentre raggiungeva l'istituto insieme al marito, le sono arrivate altre due chiamate: una dalla stessa operatrice che la invitava a fare presto e l'altra dalla scuola. I genitori dicono di essere arrivati a scuola e di aver trovato il figlio solo in palestra, senza vestiti e sporco. "Un trattamento che nessun essere vivente dovrebbe ricevere", ha detto la mamma del 14enne. Successivamente, sono intervenuti i carabinieri.
"Il disturbo di Francesco - hanno spiegato i genitori - non incide sui propri bisogni, si fa capire se deve andare in bagno ed è estremamente attento alla sua pulizia. Questo significa che nostro figlio è stato lasciato solo e anche per molto tempo, altrimenti non trova spiegazione come si sia denudato e abbia defecato in giro per la palestra, oltre ad aver mangiato e seminato i resti della merenda sempre nella stessa sala. Avrebbe potuto ferirsi o sentirsi male, lo hanno tenuto chiuso in palestra come un cavallo in una stalla".
La replica della scuola - "Per il ragazzo quest'anno abbiamo attivato 27 ore di sostegno, il massimo e, convinti che un insegnante solo non bastasse, gliene abbiamo messi a disposizione due; in più da lunedì scorso ha ottenuto anche 15 ore di supporto di un'assistente socio sanitaria. Quel giorno l'alunno ha cominciato a spogliarsi da solo più volte, tante quante gli insegnanti provavano a rivestirlo. Ha avuto una crisi ed essendo lui un ragazzo alto 1,90 per 120 kg non si riesce sempre a contenerlo. In palestra viene portato perché ha bisogno di spazi ampi, in classe più volte ha sradicato gli oggetti dai muri. Quando si è denudato per l'ultima volta ha anche fatto i bisogni che poi provava a lanciare contro gli insegnanti presenti. Il dispiacere per l'alunno resta tutto ma noi più che garantire il doppio di orario in frequenza proprio perché consapevoli delle difficoltà non possiamo fare. Siamo di fronte ad un caso che la scuola non riesce ad affrontare, c'è un disagio enorme alla base, che va gestito diversamente", ha spiegato il preside dell'istituto sentito dal Mattino.