La California è il primo Stato americano a rendere illegale la pratica dello 'stealthing', che consiste nello sfilarsi il preservativo durante un rapporto sessuale senza il consenso del partner. Il nuovo provvedimento, diventato legge dopo la firma del governatore Gavin Newsom, aggiunge l'atto alla lista delle molestie sessuali, permettendo alle vittime di perseguire chi lo compie per danni civili. E' una vittoria della deputata democratica Cristina Garcia, che dal 2017 è impegnata sull'argomento.
Garcia, infatti, aveva cercato di criminalizzare lo 'stealthing' dopo che uno studio di Yale aveva mostrato un incremento della pratica sia contro donne che omosessuali. Allora si riteneva che potesse già essere considerata parte degli abusi sessuali, nonostante fosse poco perseguita, vista la difficoltà di provare se il malfattore lo avesse fatto volontariamente o meno.
Il progetto di legge era stato sostenuto anche dal Progetto di Ricerca educativa legale dei lavoratori del sesso, perché avrebbe permesso ai sex worker di denunciare i clienti che si sfilavano il preservativo.
La stessa Garcia ha commentato l'approvazione del provvedimento dicendo: "Questa legge è la prima di questo tipo nella nazione, incoraggio gli altri Stati a seguire la direzione della California e rendere chiaro che lo 'stealthing' non è solo immorale, ma illegale".
Newsom ha approvato anche un secondo progetto di legge di Garcia, questa volta sugli stupri all'interno di coppie sposate: oggi in California cambia poco se la vittima è unita in matrimonio al suo aggressore o meno. "Uno stupro è uno stupro, - ha ribadito Garcia, - e il certificato matrimoniale non è una scusa per commettere uno dei crimini più violenti e sadici della società".