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Torino, eletto con Fratelli d'Italia ringrazia i "tanti camerati": è polemica

Fa discutere il post del neo consigliere "con esplicito riferimento al fascismo" per molti. Si smarca Paolo Damilano, il candidato sindaco del centrodestra in corsa nei ballottaggi: "Sono parole inaccettabili"  

"Volevo ringraziare coloro che mi hanno dato una mano (...).  Amici e tanti camerati che hanno lavorato pe me". Così il neo consigliere  Massimo Robella, esponente di Fratelli d'Italia che con 91 voti è stato eletto nella Circoscrizione numero 6 di Torino, ringrazia su Facebook la sua squadra. Un post infelice, con  "esplicito riferimento al fascismo" per molti, che ha suscitato moltissime polemiche, fino a chiamare in causa Paolo Damilano, il candidato sindaco del centrodestra in corsa nei ballottaggi, che si smarca: "Parole inaccettabili"  

Nel bel mezzo dell'inchiesta milanese sulla "Lobby nera" del partito di Giorgia Meloni a Milano, le parole di Robella non possono che alimentare le polemiche, soprattutto a campagna elettorale ancora in corso, visto che a Torino tutto si deciderà il 17 e 18 ottobre. 

"Che vi sia dentro il centrodestra che sostiene Damilano una componente di estrema destra - incalza infatti il candidato sindaco del centrosinistra, Stefano Lo Russo - penso sia evidente. E' un segnale preoccupante". Il competitor Damilano prova subito a rasserenare gli animi: "Non c'è posto, nella nostra vasta coalizione al lavoro per cambiare Torino - afferma - per parole d'ordine che si collocano al di fuori della nostra convivenza democratica". Ma Robella non è un caso isolato.

Dopo le scuse di Rachele Mussolini su un post sul 25 aprile (consigliera comunale con boom di preferenza a Roma sempre nella lista di Fratelli d'Italia), arrivano quelle di un altro neo consigliere, stavolta a Triste, per degli "errori del passato". Si tratta di Corrado Tremul, secondo eletto con 350 preferenze, che prende le distanza per una foto postata tre anni fa nella quale si era fatto immortalare con una mano appoggiata sulla statua di Mussolini e il braccio destro teso per  il saluto romano: "Oggi non farei più - ha detto - ho rispetto per i valori della nostra Costituzione". 

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