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Massimiliano Di Caro: "Nel Food vince chi innova e accontenta i nuovi trend"

Il General Manager di Pastificio Scoiattolo spiega come coniugare tradizione e innovazione sia una scelta premiata dal mercato

Scoiattolo è una realtà varesina con più di 30 anni di esperienza nel settore della pasta fresca. Il nome fu scelto dal fondatore Umberto Belletti con la moglie Ebe mentre nel bosco osservavano una famiglia di scoiattoli amorevole e unita come la loro. Con 38,5 milioni di fatturato 2020, un fatturato atteso per il 2021 di 45 milioni, e 70 tonnellate di pasta prodotte ogni giorno, Scoiattolo è oggi leader del settore, gestita in maniera sinergica dalla seconda e terza generazione. A raccontare a Tgcomlab come il brand oggi riesca a coniugare tradizione e innovazione è il suo General Manager Massimiliano Di Caro.

Come è arrivato a ricoprire l'incarico attuale?

Mi sono diplomato al Liceo Classico e successivamente laureato in Marketing. Ho iniziato a lavorare in azienda appena finita la triennale, nel febbraio del 2010, ricoprendo il ruolo di Direttore Marketing. Nel Luglio del 2016 sono diventato Direttore Generale dell’azienda; in questo ruolo mi occupo di coordinare le varie aree aziendali.

Qual è l'elemento di forza della sua azienda?

Senza ombra di dubbio la grande flessibilità, derivante dal fatto che siamo ancora un’azienda familiare e la capacità di innovare; queste due componenti ci hanno portato a essere un player di riferimento nel mercato della pasta fresca.

Quale consiglio dà a chi vuole intraprendere una carriera nel suo settore?

Di investire molto nella formazione personale; a questo bisogna poi aggiungere una grande dose di curiosità, perché il comparto del Food è sempre alla ricerca di innovazioni e nuovi trend.

Come è stato toccato il suo settore dall’emergenza covid?

Fortunatamente è stato poco toccato sul piano delle vendite, anche se gestire l’azienda in questo periodo è stato molto difficoltoso; essendo un’attività abbiamo continuato a produrre e per questo bisogna fare un plauso ai nostri dipendenti, che nonostante la situazione critica, hanno dato sempre piena disponibilità all’azienda.

Come si tiene aggiornato?

Leggendo molto e partecipando a corsi specifici.

Quanti anni ha e come trascorre il suo tempo libero?

Ho 34 anni e il mio tempo libero è dedicato allo sport, in particolare al calcio. Ho giocato per più di vent’anni a livelli semi professionistici e ora sono Direttore Sportivo professionista, grazie al corso che ho svolto presso Coverciano; mi occupo della gestione della Varesina Calcio, la società collegata alla nostra azienda che milita nel campionato di Eccellenza; qui abbiamo creato un settore giovanile che conta oggi 700 ragazzi iscritti e che si sviluppa in 5 centri sportivi in provincia di Varese.

Cosa la ispira?

L’aver da sempre praticato uno sport di squadra mi ha insegnato a relazionarmi all’interno di un gruppo; la reputo una grande fortuna visto il ruolo che ricopro oggi.