"La Farnesina esprime grande soddisfazione" per la decisione tedesca di consegnare all'Italia il cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov, ritenuto responsabile dell'assassinio di Niccolò Ciatti. Ciatti, 22enne all'epoca dei fatti, morì in seguito a una violenta aggressione in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, il 13 agosto 2017.
L'autorizzazione alla consegna fa seguito a un mandato di arresto europeo, emesso nel 2020 dalla Procura della Repubblica di Roma che conduce una inchiesta sulla morte di Ciatti parallela a quella spagnola. Sulla base dello stesso mandato, lo scorso tre agosto, Rassoul è stato arrestato dalla polizia federale tedesca mentre passava il confine tra Francia e Germania. Si trovava tra le città di Strasburgo e di Kehl, a bordo di un'auto insieme ad almeno altre due persone. I poliziotti tedeschi lo hanno bloccato.
Il ceceno, che è il principale accusato per aver causato la morte di Niccolò, era attualmente sottoposto all'obbligo di firma settimanale presso il tribunale di Girona (Spagna), in attesa del processo che si aprirà il 26 novembre. Aveva ottenuto un permesso di 15 giorni per recarsi a Strasburgo, dove vive la famiglia, per sistemare alcuni documenti. Una volta nella città francese avrebbe attraversato il confine per arrivare a Kehl, città che, seppur tedesca, fa parte dell'area metropolitana di Strasburgo. "I costanti contatti delle Ambasciate a Berlino e Madrid con le rispettive Autorità locali hanno consentito di conseguire questo importante risultato, fondamentale per evitare che l'accusato possa sottrarsi alla giustizia", ha sottolineato la Farnesina nel suo comunicato.