33 INDAGATI

Università Milano, inchiesta su concorsi Medicina: indagato anche Massimo Galli | Pm: "Clientelismo e non meritocrazia"

Tra i coinvolti anche il virologo Massimo Andreoni. La procura indaga su presunte irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso. L'infettivologo dell'ospedale Sacco: "Sono tranquillo"

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Ci sono anche l'infettivologo Massimo Galli e il virologo Massimo Andreoni tra gli indagati nell'inchiesta della procura di Milano su presunte irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso della facoltà di Medicina per l'assunzione di docenti, assistenti e dirigenti ospedalieri. Tra le accuse ipotizzate, associazione per delinquere, corruzione e abuso di ufficio. In tutto sono 33 gli indagati, tra cui 24 docenti universitari. "Sono tranquillo", la replica di Galli. 

Il pm: "Galli favorì le assunzioni di alcuni candidati" - In qualità di professore all'Università degli Studi di Milano, dipartimento di Scienze biomediche e cliniche al Sacco, e di direttore del reparto di Malattie infettive, Massimo Galli avrebbe "turbato" con "promesse e collusioni" la procedura per assumere a tempo determinato "4 dirigenti biologi" per favorire in particolare "due candidate". E' questo uno degli episodi contestati all'infettivologo, come scrive il pm nel decreto, precisando che avrebbe agito in concorso con il direttore generale della Asst Fatebenefratelli Alessandro Visconti e con la collega Manuela Nebuloni.

La replica di Galli - "Sono tranquillo, non ho niente da dire". Così il primario dell'ospedale Sacco, sull'inchiesta della Procura milanese. "Assolutamente no, non rispondo. Sono cose di cui non ho contezza nella maniera più assoluta", ha aggiunto Galli a chi chiedeva un commento sulla vicenda. 

Concorso "truccato" - Sempre secondo il pm, Galli avrebbe truccato il "concorso" per favorire un candidato risultato vincente e avrebbe commesso un falso come componente della "commissione giudicatrice" sul verbale di "valutazione dei candidati" il 14 febbraio 2020. Avrebbe attestato che il "prospetto contenente i punteggi attribuiti fosse il risultato del lavoro collegiale", mentre fu "concordato" solo dopo. 
 

Per questa procedura sono indagati anche il candidato vincente Agostino Riva, la segretaria di Galli e due componenti della commissione giudicatrice, il professore dell'Università La Sapienza di Roma, Claudio Maria Mastroianni, e la professoressa dell'Università di Palermo, Claudia Colomba. Galli, Mastroianni e Colomba, che facevano parte della commissione, avrebbero attestato che il "prospetto contenente i punteggi attribuiti fosse il risultato del lavoro collegiale della commissione e che fosse stato predisposto nel corso della riunione telematica" del 14 febbraio 2020, mentre "in realtà, tale documento veniva concordato solo successivamente da Riva e Galli". 

Gli indagati, si legge nel provvedimento con cui la procura ha disposto perquisizioni e acquisizioni di documenti, "hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione" ai concorsi "sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio di imparzialità".

Indagato anche il virologo Andreoni - Risulta indagato per la stessa vicenda dei presunti concorsi pilotati anche un noto virologo in prima linea durante l'emergenza Covid: si tratta di Massimo Andreoni, ordinario alla Sapienza di Roma, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e primario al Policlinico Tor Vergata. Andreoni risponde di falso in concorso con Galli e altri colleghi come componente della commissione giudicatrice del concorso bandito a luglio 2020 per un professore di seconda fascia all'università di Torino. 

La procura del capoluogo lombardo ha inoltre eseguito quattro richieste di consegne di atti e documenti con eventuale perquisizione in caso di mancata consegna, nove richieste di consegna di atti e documenti; nove decreti di esibizione di documentazione in originale, comprensivi dell'acquisizione del contenuto delle caselle di posta elettronica di 29 tra mail personali di docenti e utilizzate presso gli atenei.