parola dei leader

Elezioni, Letta: grande vittoria del Pd, Meloni: astensionismo crisi della democrazia

Salvini si augura che "il centrodestra sia più compatto e meno litigioso". Sfodera ottimismo Conte: "Nel M5s è il tempo della semina". Raggi e Calenda: "Non daremo indicazioni di voto per il ballottaggio"

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In attesa dello spoglio definitivo, i leader tracciano un primo bilancio. "Una grande vittoria del Pd e del centrosinistra che rafforza l'Italia e il governo: siamo tornati in sintonia con il Paese", commenta soddisfatto Letta. Critico Salvini: "Il centrodestra sia più compatto e meno litigioso". Meloni punta il dito contro l'astensionismo che "segna la crisi della democrazia, non della politica".

"Siamo tornati in sintonia con il Paese", dice il segretario del Pd per il quale "Si vince se si allarga la coalizione e se ci si allarga oltre il Pd. Adesso la partita riguarda le elezioni del 2023".

Meloni, forte della primazia del suo partito a Roma e dei risultati nelle grandi città del Nord, sottolinea che "un centrodestra a trazione FdI è molto competitivo". "Oggi FdI sui numeri assoluti si afferma come primo partito all'interno del centrodestra", ricorda parlando poi dell'astensionismo. "Non si può trattare in modo superficiale il dato sull'astensionismo: quando si vota in città importanti e c'è un astensionismo intorno al 50% non è una crisi della politica ma della democrazia".

Il segretario della Lega Matteo Salvini prova spiegare l'esito del voto. "Abbiamo 15 giorni per spiegare la nostra idea di città anche a chi non è andato a votare", è il suo obiettivo. "Siamo partiti troppo tardi, ci serva di lezione. Il centrodestra vince se unito, ma deve essere unito davvero".

"Nel M5s è il tempo della semina, il nuovo corso non ha potuto dispiegare appieno le sue potenzialità",  spiega il leader pentastellato Conte soddisfatto della vittoria a Napoli dove il M5s si è alleato con il centrodestra. "Fa piacere che quando si lavora con una visione ampia e condivisa e grande impegno come fatto a Napoli ci sia un grande risultato. Questo è salutare anche per il nuovo corso del movimento e dimostra che anche gli schieramenti di centrodestra che apparivano molto avvantaggiati in partenza si possono battere quando si riesce a costruire un progetto articolato e solido. 

Se Conte è soddisfatto non può esserlo Virginia Raggi, sindaca uscente a Roma. Dall'esponente grillina nessuna apertura per Gualtieri: "Non darò indicazioni di voto, i voti non sono pacchetti, i cittadini non sono mandrie". Scelta condivisa dall'altro sconfitto nella corsa per il Campidoglio Carlo Calenda: "Non ci sarà nessuna alleanza, nessun apparentamento".