Alzi la mano chi non ha mai avuto a che fare con mal di schiena o dolore al collo e alle spalle dopo aver trascorso molte ore davanti al computer o a tavolino, per studiare o lavorare. Le cattive posture, specie se conservate per lungo tempo e peggio ancora se diventano abituali, possono essere causa di molti problemi: una posizione incurvata o incassata, oltre ai classici dolori da posizione nelle zone lombari e cervicali, può generare la compressione dell’addome e del torace, da cui conseguono a volte cattivo funzionamento dell’intestino, dolori intercostali e alle gambe, persino addome sporgente e un peggioramento dell’umore. Ci sono però alcune soluzioni, anche abbastanza semplici, da mettere in atto.
GLI EFFETTI DELLA CATTIVA POSTURA – Il modo in cui gli errori posturali si ripercuotano sulla colonna vertebrale, dal sacro alle vertebre cervicali, è abbastanza intuitivo: una curvatura innaturale della colonna, il fatto di tenere le spalle sollevate o “chiuse”, la posizione del collo proteso in avanti o incassato verso il basso per leggere meglio lo schermo del computer provocano tensioni muscolari e sofferenze delle articolazioni che si manifestano con mal di schiena, torcicollo, mal di testa e altri disturbi. I difetti di postura, però, possono causare anche altri problemi, che magari ci è più difficile collegare ai vizi di posizione: tra questi possiamo annoverare difficoltà respiratorie, cattiva digestione, disturbi intestinali, stanchezza generalizzata. Tutto questo è dovuto al fatto che, se non sediamo in posizione eretta e se non ci alziamo mai dalla scrivania per fare una pausa e sgranchirci, gli organi interni del torace e dell’addome subiscono una compressione che ne ostacola il buon funzionamento. A livello gastrointestinale le conseguenze possono essere stitichezza, reflusso e addome gonfio e sporgente; la compressione del diaframma e di altri muscoli che assistono la respirazione può essere alla base di maggiori difficoltà nell’espansione dei polmoni, e quindi di una respirazione meno efficiente, con conseguente minore ossigenazione dei tessuti e senso di affaticamento generale.
CORPO E MENTE – Secondo alcuni studi, gli errori posturali hanno un effetto anche sul tono dell’umore. Corpo e mente sono intrinsecamente connessi, come dimostra il fatto che quando siamo sereni il nostro corpo assume posizioni “aperte”, mentre quando ci sentiamo tristi e depressi tendiamo a “chiuderci”, incurvando le spalle, incassando collo e torace e rivolgendo il capo verso il basso. Il passaggio tra corpo e mente è sempre bidirezionale: lo dimostra, tra gli altri, uno studio del 2009 pubblicato sulla rivista scientifica European Journal of Social Psychology: un team di scienziati cognitivisti ha condotto una serie di ricerche dalle quali è emerso che la nostra postura condiziona ciò che pensiamo di noi e quanta fiducia abbiamo nelle nostre capacità. Uno studio neo-zelandese ha dimostrato inoltre che coloro che siedono incurvati hanno poca autostima, sono più inclini alla paura e al pessimismo, mentre chi sta in posizione eretta affronta meglio lo stress. Il fatto di stare sempre in posizione chiusa e “afflosciata” influisce quindi negativamente sul nostro umore, il che ci spinge a chiuderci ancora di più.
COME MIGLIORARE LA POSTURA – Molti disagi posturali si risolvono semplicemente assumendo posizioni corrette e facendo un po’ di attività fisica. La prima regola è mantenere il giusto assetto quando si studia o si lavora, attrezzando in modo ergonomico la postazione: prestiamo attenzione al corretto rapporto tra le altezze della seduta e del tavolo, manteniamo gli avambracci ben appoggiati al piano del tavolo e regoliamo lo schermo all’altezza degli occhi, in modo da vedere bene senza incurvare le spalle o il collo. Attenzione anche all’illuminazione: lampade e finestre non devono creare riflessi sullo schermo. Eventualmente, si possono orientare le lampade in modo appropriato o schermare le finestre con una tenda. I piedi devono essere ben appoggiati a terra e si deve sedere senza accavallare le gambe. Le posizioni sempre sedute sono tanto nocive quanto quelle sempre in piedi: in questo secondo caso occorre muoversi spesso, facendo qualche passo avanti e indietro, e sfruttare ogni occasione di riposo per stare seduti con i piedi sollevati, per migliorare il ritorno venoso dalle gambe verso il cuore. Sì, anche a una corretta attività fisica, che migliora le condizioni generali dell’organismo, tonifica la muscolatura, sostiene meglio la colonna compensando le posizioni scorrette e sciogliendo le tensioni. Il movimento, poi, libera endorfine, migliorando il tono dell’umore e attenuando lo stress.
LA GINNASTICA POSTURALE – È un vero toccasana ed è molto facile da imparare. Bastano pochi esercizi, da fare nei momenti di pausa anche in ufficio, per distendere le braccia e allungare la muscolatura della schiena e del collo, per decontrarre i muscoli e diminuire la fatica. Ricordiamoci di fare quindici minuti di pausa ogni due ore circa, se lavoriamo davanti a un pc, necessari anche al benessere visivo. Cogliamo ogni occasione per muoverci il più possibile: 30-40 minuti di attività fisica al giorno sono l’ideale per mantenerci tonici e carichi di energia e di buon umore.