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La scuola italiana? Sempre più multietnica: uno studente su dieci è straniero

Tra i popoli più rappresentati romeni, albanesi e marocchini. Notevole però l'impatto dei ragazzi nati in italia e solo formalmente stranieri: nella comunità cinese sono oltre l'80%

-afp

Una scuola sempre più multietnica e con alunni provenienti da ogni angolo del mondo. E’ quella disegnata dagli ultimi dati ufficiali diffusi dal ministero dell'Istruzione su studenti e studentesse con cittadinanza non italiana e relativi all'anno scolastico 2019-2020. Secondo il report del MI, sintetizzato dal portale Skuola.net, gli alunni stranieri che hanno regolarmente frequentato le nostre classi lo scorso anno sono stati circa 877.000 su un totale di 8.484.000, ovvero il 10,3% del totale. Anche se, scavando ben a fondo, in molti casi è solo apparenza, visto che a una buona parte di quei bambini e ragazzi gli manca solo la cittadinanza per definirsi italiani: il 65,4% di loro è nato in Italia.

Italiani in calo, aumentano gli stranieri

Ed è proprio la componente straniera che permette alla nostra popolazione scolastica di non avere un crollo numerico. Perché, in generale, il totale degli iscritti alle scuole di ogni ordine e grado nell’anno 2019-202 ha subito un calo di quasi 96mila. Ma, mentre gli studenti italiani sono scesi di circa 115mila unità (-1,1%), quelli con cittadinanza non italiana sono addirittura aumentati di circa 19mila unità (+2,2%). Inoltre, nell'ultimo decennio, gli studenti con cittadinanza non italiana sono aumentati di ben 166 mila unità (+23,4%).

Studenti stranieri: un quarto nella sola Lombardia

A livello geografico, sono le regioni del Nord a detenere il primato di studenti e studentesse con cittadinanza di una altro Paese: il 65,3% del totale dei ragazzi non italiani; il Centro Italia ne accoglie il 22,2%, il Sud solamente il 12,5%. Oltre un quarto del totale di questi ragazzi (il 25,6%) studiano in Lombardia; a seguire Emilia-Romagna, Veneto, Lazio e Piemonte. Mentre per quanto riguarda le province, ai primi posti troviamo Milano, Roma e Torino (con le prime dieci province che da sole assorbono circa il 40% degli studenti stranieri). Anche se sono altre le zone in cui l’impatto dei non italiani è più sensibile: a Prato, ad esempio, sono il 28% del totale, a Piacenza il 23,5%.

I Paesi più rappresentati? Romania, Albania, Marocco e Cina

Interessante anche analizzare quali siano le etnie più rappresentate nell’ambito di questa categoria di studenti. In valori assoluti, l'elenco dei luoghi di origine degli studenti stranieri è così composto: il gruppo più numeroso è quello dei ragazzi romeni (156.718) seguito dagli albanesi (118.778) dai marocchini (108.454) e dai cinesi (55.993). Una classifica praticamente stabile da almeno un decennio.

Stranieri solo per lo Stato: 6 su 10 sono nati in Italia

Ma, come detto, a pesare prepotentemente su questi numeri sono le cosiddette ‘seconde generazioni’, ovvero studenti nati in Italia ma non ancora in possesso della cittadinanza italiana. Negli ultimi cinque anni il loro numero è passato da 478mila a 574mila (+20%circa). E, ormai, sono oltre il 60% del totale degli alunni stranieri. In tal senso, spicca il dato della comunità cinese, laddove gli studenti solo formalmente stranieri rappresentano ben l’84,7% del totale (46.960 su 55.413). Seguono le seconde generazioni di cittadinanza marocchina e albanese, pari rispettivamente al 76,2% e al 75,0% del totale degli studenti della stessa nazionalità; quarti in graduatoria gli studenti filippini, con gli studenti nati in Italia che rappresentano il 70,2% del totale dei connazionali.

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