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Covid, Gimbe: "Nuovi casi in calo da 4 settimane, vaccinato oltre il 71% della popolazione"

ll presidente della Fondazione Nino Cartabellotta: "Sul fronte dei contagi iniziano a intravedersi i risultati della campagna vaccinale". Diminuiscono anche ricoveri e terapie intensive 

Covid, Gimbe: diminuiscono nuovi casi (-19,2%), ricoveri ordinari (-13,2%) e terapie intensive (-11%)

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Secondo il report settimanale della Fondazione Gimbe, ci sono 8,3 milioni di persone non ancora vaccinate

"Ormai da 4 settimane consecutive continuano a scendere i nuovi casi settimanali di Covid: anche sul fronte dei contagi iniziano a intravedersi i risultati della campagna vaccinale, con oltre il 71% della popolazione che ha completato il ciclo". Lo dichiara  Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, commentando i dati dell'ultimo report settimanale che mostra tutti gli indici in calo periodo 22-28 settembre 2021 rispetto ai sette giorni precedenti.
 

Nuovi casi in calo - Queste nel dettaglio le variazioni: -19,2% di nuovi casi (23.159 rispetto a 28.676), -9,6% le persone in isolamento domiciliare (94.995  rispetto a 105.060), -13,2% i ricoveri con sintomi (3.418  rispetto a 3.937) e -11% per le terapie intensive (459 rispetto a 516). Si registra inoltre un lieve calo dei decessi: 386 negli ultimi 7 giorni (di cui 46 riferiti a periodi precedenti), con una media di 55 al giorno rispetto ai 56 della settimana precedente.

Differenze regionali - Nella settimana 22-28 settembre 2021, rispetto alla precedente, solo in Emilia-Romagna e Valle d'Aosta crescono i casi attualmente positivi, e solo in quest'ultima si registra un incremento percentuale dei nuovi casi. "Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari Gimbe - si conferma il calo dei posti letto occupati da pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 13,2% in area medica e dell'11% in terapia intensiva". A livello nazionale il tasso di occupazione rimane basso (6% in area medica e 5% in area critica), seppur con notevoli differenze regionali: per l'area medica si colloca sopra la soglia del 15% solo la Calabria (17%); per l'area critica nessuna Regione supera la soglia del 10%. 

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