PROVATI IN ANTEPRIMA

Switch OLED e Metroid Dread, la coppia perfetta per trascorrere l'autunno

La revisione hardware della console ibrida di Nintendo è ormai in dirittura d'arrivo, insieme all'atteso ritorno della cacciatrice Samus Aran: le impressioni dopo una prova con mano del nuovo capitolo di Metroid

© IGN

Mancano pochi giorni al debutto della revisione di Switch con schermo OLED e, soprattutto, l'attesissimo ritorno di una saga leggendaria come Metroid: i due prodotti rappresentano il cuore della campagna autunnale di Nintendo assieme al ritorno dei Pokémon e al prossimo capitolo della saga ruolistica di Shin Megami Tensei, e c'è certamente grandissimo interesse per scoprire dove andrà a parare la storia della cacciatrice di taglie Samus Aran dopo l'ultima, lontanissima apparizione sulle scene.

Tgcom24 e Mastergame hanno avuto l'opportunità di provare con mano il nuovo Metroid Dread grazie a un evento in cui la divisione italiana di Nintendo ha messo a disposizione una porzione del videogioco completo, pronto a infiammare il display con tecnologia OLED della nuova versione di Switch in uscita l'8 ottobre. Il risultato? In entrambi i casi, promettente e addirittura sorprendente.

Partiamo da Switch modello OLED, terza versione della console ibrida della casa di Kyoto che, tra poche settimane, affiancherà il modello originale (il cui prezzo è stato ridotto di 50 euro per mantenere una certa differenza con la revisione) e la piccola versione Lite, concepita esclusivamente per l'uso portatile. L'ammiraglia di Nintendo, insomma, si rifà il trucco proponendo non soltanto una nuova colorazione nell'inedito (per il colosso nipponico) contrasto tra bianco e nero, ma anche una serie di accorgimenti che rendono l'esperienza complessiva in mobilità molto più convincente.

Bastano pochi istanti a contatto con Switch OLED per accorgersi della nuova profondità dei colori concessi da uno schermo con tale tecnologia, al punto che una persona che non dispone ancora di Switch non dovrebbe avere assolutamente dubbi sul modello da acquistare e chi invece possiede già Switch... potrebbe lasciarsi convincere a cambiare modello, sostituendo l'originale con la versione dotata del nuovo e scintillante schermo.

In quanto a contrasto e vivacità, infatti, l’immagine offerta da Switch modello OLED sorpassa senza mezzi termini quella della prima edizione. I neri, ora molto più intensi e profondi, si affiancano a colori decisamente più vividi che rendono esplorazione del pianeta ZDR, location in cui si consuma la nuova avventura di Samus Aran, ancora più spettacolare.

A colpire di Switch OLED è anche la dimensione dello schermo, che a dispetto del singolo pollice in più rispetto alla versione tradizionale (un pollice e mezzo in più rispetto a Switch Lite, offre la sensazione di avere a che fare con una cornice sensibilmente più ampia, con un feeling generale davvero entusiasmante. Non si tratta solo di mero impatto visivo, che è sicuramente il pezzo forte di quest'edizione: il nuovo sistema di altoparlanti interni rende il comparto sonoro molto più profondo e coinvolgente, mentre il nuovo stand, che sostituisce uno dei punti meno riusciti della versione originale di Switch, ora consente di utilizzare la console in modalità "da tavolo" scegliendo l'angolazione adatta per ogni evenienza.

Switch OLED e Metroid, come detto, rappresentano l’accoppiata hardware e software ideale nelle intenzioni dell'azienda di Kyoto, su cui Nintendo ha deciso di giocarsi buona parte dell'ultimo trimestre di quest'anno. Ma com'è, effettivamente, tornare a vestire i panni della cacciatrice di taglie in un gioco a due dimensioni? Come un ritorno a casa, sostanzialmente, ma non senza qualche sorpresa. Privata di ogni potere e tecnologia all'inizio della nuova epopea, Samus si ritrova ad affrontare la minaccia degli E.M.M.I., letali sterminatori robotici attorno a cui ruota il capitolo finale della linea narrativa principale di Metroid.

Ogni volta che compaiono queste feroci creature fatte di latta, un filtro avvolge l’immagine e aggiunge una "grana" che va ad alterare i colori, sterizzandoli e bruciando tutto verso un bianco intenso: quando ciò succede, il giocatore sa che dal tradizionale stile lento e ragionato, tocca cambiare passo e guidare Samus verso una corsa disperata, sfuggendo così a un inseguimento che sa diventare ben presto forsennato. Metroid Dread enfatizza dal punto di vista audiovisivo ogni momento in cui si sta per accedere a un’area pattugliata da un E.M.M.I. e quando si sta per uscirne, e per fortuna la nostra eroina ha dalla sua qualche nuovo trucco per difendersi.

La nuova dotazione di Samus Aran, infatti, include uno strumento di mimetizzazione, che la rende sostanzialmente invisibile andando tuttavia a limitarne la velocità nei movimenti e l'agilità, e un'abilità del braccio cannone che, a fronte di una carica energetica speciale, concede alla cacciatrice la possibilità di ridurre in polvere un E.M.M.I.

Non basta tuttavia premere un pulsante per scatenare la potenza del cannone dell'eroina Samus, ma i giocatori scopriranno ben presto la procedura da seguire rigorosamente per difendersi dalle creature robotiche, se vogliono sopravvivere alla loro soverchiante superiorità numerica. Fortunatamente, il sistema di salvataggio automatico in prossimità dello scontro e delle aree con gli E.M.M.I. permette ai giocatori di rendere l'esperienza meno frustrante, anche se, probabilmente, ciò potrebbe far storcere il naso ai giocatori di vecchia data.

Se c'è una cosa che le prime ore con Metroid Dread hanno evidenziato è una certa familiarità con l'esperienza già vista in Metroid Fusion e Samus Returns. La sensazione generale è esattamente quella di essere di fronte a un seguito, e siamo curiosi di scoprire in che modo si evolverà il gioco nelle fasi avanzate dell'avventura. Appuntamento all'8 ottobre, quando Metroid Dread e Nintendo Switch OLED arriveranno finalmente sul mercato.