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Referendum Svizzera, sì ai matrimoni gay: favorevole il 64% dei cittadini

Il Paese si allinea alle legislazioni di Francia, Germania, Austria, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito: l’Italia rimane uno dei pochi Stati Ue (con Polonia e Ungheria) a non consentire le nozze omosessuali

Ansa

La Svizzera ha detto sì alle nozze gay. Il referendum sulla modifica del Codice civile per aprire il matrimonio civile anche alle coppie omosessuali è stata approvato da una maggioranza del 64,1% degli elettori elvetici, secondo i risultati definitivi della consultazione. Il testo è stato approvato da tutti i 26 cantoni e semi-cantoni della Confederazione. A favore si sono espressi anche cantoni tradizionalmente conservatori.

In realtà, le nozze omosessuali erano state approvate in parlamento già lo scorso anno, ma i partiti conservatori avevano raccolto abbastanza firme – 50mila – per rimettere in discussione la legge. I sondaggi però indicavano – soprattutto da parte di donne e giovani – che una netta maggioranza, tra il 63 e il 66%, della popolazione era a favore del diritto. ll quesito referendario include anche la possibilità di adozioni congiunte, non solo del figlio del proprio partner.

Le unioni civili già registrate si potranno trasformare poi in nozze, garantendo anche diritti come l’acquisizione della cittadinanza, se uno dei componenti della coppia fosse straniero. Il fronte del “No” era sostenuto da un trio di partiti nazionalisti e conservatori, guidato dal partito popolare svizzero di destra (Udc). 

Dunque la Svizzera si allinea alle legislazioni di Francia, Germania, Austria, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito: l’Italia rimane uno dei pochi paesi europei – insieme a Polonia e Ungheria – a non consentire i matrimoni omosessuali.

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