DURANTE L'ANGELUS

Migranti, Papa Francesco: "Non chiudiamo le porte alla loro speranza"

Il Pontefice in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato: "Siamo chiamati a costruire un mondo sempre più inclusivo che non escluda nessuno"

"Non chiudiamo le porte alla loro speranza". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. "E' necessario camminare insieme, senza pregiudizi, senza paure, ponendosi accanto a chi è più vulnerabile, migranti, rifugiati, sfollati, vittime della tratta e abbandonati. Siamo chiamati a costruire un mondo sempre più inclusivo che non escluda nessuno", ha aggiunto il Pontefice.

Il saluto alle diverse comunità - Il Papa ha poi salutato "quanti nelle varie parti del mondo stanno celebrando questa giornata", i fedeli riuniti a Loreto per l'iniziativa della Cei; "saluto e ringrazio le diverse comunità etniche presenti qui in piazza con le loro bandiere", ha aggiunto rivolgendosi anche ai rappresentanti del progetto 'Apri' di Caritas Italina, a Migrantes della diocesi di Roma e al Centro Astalli. "Grazie a tutti per il vostro impegno generoso".

Il monumento dedicato ai migranti - Poi il Papa ha invitato i fedeli in piazza a recarsi presso il monumento, all'interno del colonnato del Bernini, dedicato ai migranti: "Prima di lasciare la piazza vi invito a avvicinarsi a quel monumento là, la barca con i migranti e a soffermarvi sullo sguardo di quelle persone e cogliere in quello sguardo la speranza che oggi ha ogni migrante di ricominciare  a vivere. Andate là, vedete quel monumento. Non chiudiamo le porte alla loro speranza", ha concluso.