Parte domenica 4 novembre, in prima serata su Canale 5, "La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa", sequel della storia che ha avuto come protagonisti nelle due edizioni precedenti Elisa e Fabrizio. La miniserie ruota attorno alla grande storia d'amore tra Agnese (Sarah Felberbaum), figlia della scomparsa Elisa, ed Andrea (Giulio Berruti). TgCom ha intervistato il protagonista maschile della fiction: Giulio Berruti.
Domenica sera, andrà in onda "La figlia di Elisa - Ritorno a Rivaombrosa". La trama di questa terza edizione del "fouilletton" di Canale 5 ti vedrà protagonista nel ruolo di Andrea Casalegno, al fianco di Sarah Felberbaum. Cosa ci puoi dire sulla fiction che sta per partire?
"E' stata un'esperienza bellissima. Per nove mesi, mi è sembrato di vivere in un mondo magico..."
Nove mesi? Beh, un'esperienza tanto bella, quanto faticosa?
"Senza dubbio, abbiamo lavorato parecchio ed in maniera molto intensa. Basti pensare che nei cinque mesi che hanno precedeto le riprese, ci siamo visti più volte con il regista Stefano Alleva, per studiare tutto alla perfezione. Inoltre, è stato necessario imparare alcune scene d'azione: come ad esempio andare a cavallo ed usare la spada"
Tanta fatica, ma i risultati l'hanno ripagata?
"Certamente. Per me, è stata la prima volta che avevo una parte così importante. E' la prima volta che ho avuto a che fare con un regista, in maniera così costante e quotidiana. Tutto è stato curato in maniera, oserei dire maniacale. Credo, però, che alla fine i risultati in pellicola alla fine si vedano. Con questo, non posso sapere se la fiction troverà riscontro fra il pubblico, ma senza dubbio abbiamo portato a casa un ottimo prodotto".
Hai parlato di "prima volta", però se la memoria non m'inganna avevi già avuto delle esperienze, sia in tv che al cinema: "Melissa P." e "La Freccia nera" sono solo le prime due che mi vengono in mente. O sbaglio?
"Non sbagli. Però, l'esperienze precedenti sono state l'aperitivo: il primo piatto è stato senza dubbio "La figlia di Elisa", qui ho avuto la parte da protagonista: responsabilità maggiori, un ruolo impegnativo, completo".
La storia è incentrata sull'amore tra Andrea ed Elisa. Com'è stato lavorare con Sarah Felberbaum?
"Credo che nel nostro mestiere, lavorare con persone con le quali si va d'accordo sia una condizione fondamentale ai fini del risultato finale. Con Sarah è stato così: sin dal primo giorno abbiamo instaurato un ottimo rapporto e credo che lo si percepisca guardando le scene che abbiamo girato insieme".
La recitazione, dopo alcune esperienze nel mondo della moda?
"Durante il periodo degli studi, ho accumulato alcune esperienza da modello, sopratutto per mantenermi. Tuttavia è un'esperienza che non rinnego affatto, perchè mi ha permesso d'incontrare il mio attuale manager, Cristiano Cucchini. Tuttavia la recitazione è sempre stata un mio pallino".
Giulio Berruti ha un sogno nel cassetto?
"Certo che ce l'ho: mi piacerebbe continuare a recitare, tant'è vero che sto preparando un testo teatrale, che penso di riuscire a portare a termine in Primavera".
Ci puoi dare qualche ragguaglio in più su questo nuovo progetto?
"E' un testo molto divertente ed interessante, ma preferisco non aggiungere altro, perchè siamo ancora nella fase embrionale".
Quando non è impegnato sul set o in teatro, come impiega il suo tempo il ventitreenne Berruti?
"Ad essere sincero, lo studio mi sta portando via parecchio tempo. Da una parte, c'è l'Università da portare a termine: quattro anni fa mi sono iscritto alla Facoltà di Odontoiatria e quando prendo un impegno, mi piace portarlo a termine. Dall'altra, la recitazione. Questo è un mestiere difficile, che non voglio affrontare solamente con il fisico. Bisogna avere una preparazione importante alle spalle ed il teatro è una scuola fondamentale".
Ti sento molto determinato, nonostante la febbre?
"Si, è vero. Sono a letto con trentanove di febbre, ma il chiodo fisso è uno solo: fare l'attore non è facile, ma con impegno e sacrifico voglio riuscirci, in maniera professionale".
In bocca al lupo...