La posizione della Cina sul caso di Meng Wanzhou, la cosiddetta "Lady Huawei" a capo della finanza del colosso di Shenzhen, "è coerente e chiara". Lo spiega una nota del ministero degli Esteri. "I fatti hanno pienamente dimostrato che si tratta di un episodio di persecuzione politica contro cittadini cinesi, con lo scopo di sopprimere le imprese high-tech della Cina". L'accusa di frode, si legge, "è puramente inventata" da Usa e Canada.