la svolta diplomatica

"Lady Huawei", governo cinese: "Bentornata a casa Meng Wanzhou" | E Pechino rilascia due cittadini canadesi arrestati nel 2018

Meng Wanzhou, figlia del fondatore del colosso asiatico delle telecomunicazioni, era stata arrestata l'1 dicembre del 2018

© Ansa

"Bentornata a casa". Sono le parole di un funzionario del governo cinese alla conclusione della vicenda giudiziaria della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, sulla via del rientro in Cina. Si è chiuso così il procedimento di estradizione dopo la conclusione di un accordo con Washington che consente alla donna, finora in libertà vigilata in Canada, di tornare in patria. Meng Wanzhou era stata arrestata l'1 dicembre del 2018.

Meng, 49 anni, si è imbarcata su un volo diretto a Shenzhen.

A distanza di poche ore, nello scacchiere diplomatico internazionale, la Cina ha mosso una pedina pesantissima, anzi due: il rilascio di due cittadini canadesi detenuti in Cina che stanno per ritornare in patria. 

Si tratta dell'ex diplomatico Michael Kovrig e l'uomo d'affari Michael Spavor, arrestati rispettivamente a Pechino e a Dandong il 10 dicembre 2018, diventati il simbolo della "diplomazia degli ostaggi".

L'azione contro i "due Michael"  è stata motivata come la ritorsione cinese all'arresto della direttrice finanziaria del colosso delle telecomunicazioni Huawei, Meng Wanzhou, fermata il primo dicembre 2018 quando era in transito a Vancouver su richiesta degli Stati Uniti, con le accuse di violazione delle sanzioni americane contro l'Iran.

Kovrig, ex diplomatico di Ottawa e poi analista, Spavor, imprenditore e titolare del Paektu Cultural Exchange e tra i pochi occidentali ad aver incontrato più volte il leader nordcoreano Kim Jong-un, sono stati accusati prima di appropriazione di segreti di Stato a marzo del 2019 e poi formalmente mandati a processo per spionaggio a giugno 2020 per "furto di informazioni sensibili". A marzo di quest'anno si sono tenute le udienze, rigorosamente a porte chiuse, senza la presenza di diplomatici canadesi che hanno lamentato nel tempo numerose violazioni alle procedure sull'assistenza consolare.

Lo scorso agosto è maturata la sentenza di condanna a 11 anni di carcere a carico di Spavor, mentre quella contro Kovrig non è mai arrivata in porto: dopo oltre 1.000 giorni di detenzione e grazie all'accordo siglato dal Dipartimento di Stato Usa e Meng per la caduta delle accuse e del procedimento di estradizione, i due Michael hanno lasciato la Cina per il Canada.

Hanno preso un aereo accompagnati dall'ambasciatore canadese a Pechino, Dominic Barton. Nelle scorse settimane, presentata come un'esclusiva, il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, ha riferito che i due Michael erano stati trovati colpevoli di aver collezionato foto e altro materiale definito "sensibile" per la sicurezza nazionale: Spavor, nello schema accusatorio, avrebbe raccolto e poi passato informazioni a Kovrig.