Il ministero della Salute "raccomanda la vaccinazione anti-Covid" alle donne in gravidanza e a quelle che allattano. Lo indica una circolare emanata alla luce delle crescenti evidenze sull'efficacia e sicurezza sia nei confronti del feto sia della madre. Un'altra circolare esclude i test salivari antigenici dall'elenco comune europeo dei test antigenici rapidi validi per ottenere il Green pass.
Gli stessi test infatti non vengono raccomandati come alternativa ai tamponi perché non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità. Sono considerati invece validi per la certificazione verde i test salivari molecolari.
Test salivari antigenici solo nell'ambito di screening - I test antigenici salivari restano tuttavia validi come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei in alcuni contesti, come nello screening per bambini coinvolti nel Piano di monitoraggio della circolazione del virus a scuola, o per anziani nella Rsa, disabili e personale sanitario. Tali test non vengono però al momento raccomandati, secondo quanto si legge nel testo "Aggiornamento delle indicazioni sull'impiego dei test salivari per il rilevamento dell'infezione da Sars-Cov2".
Raccolta della saliva a casa - Nell'ambito del monitoraggio scolastico, la raccolta del campione salivare "potrà essere effettuata anche con modalità di auto-prelievo a domicilio da parte dei genitori/tutori, seguendo un preventivo iter formativo" per utilizzare i dispositivi di raccolta.
"Sì al vaccino in gravidanza" - Per le donne incinte, nella nuova circolare si legge che "si raccomanda la vaccinazione anti-Covid con vaccini a mRNA nel secondo e terzo trimestre. Relativamente al primo trimestre, la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo valutazione dei potenziali benefici e dei potenziali rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento". Il vaccino viene raccomandato anche alle donne che allattano, senza necessità di sospendere l'allattamento stesso.