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Tecnico informatico scomparso a Milano, il testimone dell’enoteca: “Cercava il suo zaino"

L’intervista a “Mattino Cinque”: “Giacomo non era agitato e neppure ubriaco” 

"Mi ha chiesto se avessi trovato o preso il suo zaino rosso". A parlare a "Mattino Cinque" è il testimone dell'enoteca, una delle ultime persone ad aver visto Giacomo Sartori, il 30enne scomparso nel nulla nella notte tra venerdì 17 settembre e sabato 18 settembre a Milano, dove vive e lavora. Il giovane, prima di allontanarsi e sparire, era con alcuni amici in un locale in zona Porta Venezia quando ha scoperto che il suo zaino (che conteneva due computer e il portafoglio con i documenti) era stato rubato. "Non mi è sembrato agitato, non era ubriaco", spiega il testimone che lavora nell'enoteca dove Giacomo era insieme agli amici. 

Sembrerebbe che in quella zona i furti non siano rari, spiega il testimone: "Quella sera c'era molta gente a causa di un concerto nelle vicinanze", racconta l'uomo. Sartori subito dopo essersi reso conto di aver smarrito lo zaino si è allontanato dal locale molto turbato, secondo quanto riferito dagli amici che erano con lui. Da venerdì sera non si hanno più notizie del 30enne, intanto la sua auto è stata ritrovata nel Comune di Casorate Primo (Pavia). 

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