God of War: Ragnarok promette più varietà nel sistema di combattimento
Il nuovo responsabile del progetto, Eric Williams, rassicura i giocatori: il secondo capitolo dell'avventura norrena di Kratos e Atreus introdurrà diverse novità
Dall’annuncio ufficiale di God of War: Ragnarok non sono mancate le perplessità, soprattutto legate al sistema di combattimento che, secondo i giocatori, sembra non essere cambiato rispetto al primo capitolo. I timori sono tuttavia infondati, poiché il sequel è intenzionato a migliorare sotto ogni aspetto, inclusi i suoi pilastri portanti tra cui proprio il sistema di combattimento: nuovi attacchi, abilità e scudi, che forniranno a Kratos altrettante capacità difensive, andranno ad arricchire un gameplay già di per sé molto consistente.
Il director Eric Williams, che sostituisce Cory Barlog nel ruolo, ha confermato le impressioni dei fan riguardo a una sorta di scudo retrattile, aggiungendo che non solo ciascuno scudo avrà un aspetto unico e possibili migliorie ma anche vere e proprie statistiche e abilità difensive che lo renderanno diverso dagli altri. "Non voglio scendere troppo nei dettagli, ma sì, ci saranno diversi scudi e avranno diverse opzioni e abilità difensive", ha affermato Williams. "Il motivo per cui abbiamo fatto questa scelta è per dare una maggiore scelta espressiva al modo in cui costruirete il vostro Kratos, come l'equipaggiamento, e altre cose del genere."
A differenza del God of War del 2018 dunque, in cui lo scudo serviva solo a bloccare gli assalti nemici e permetteva di allontanarli con un calcio, questo nuovo corso punta a rendere i combattimenti più espressivi e a valorizzare l’importanza degli equipaggiamenti. Questo perché in God of War: Ragnarok, previsto nel 2022 come capitolo finale della saga norrena, i nemici sono in grado di rispondere alle tecniche più basilari, obbligando a sperimentare con quanto di nuovo il gioco offre.
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