L'ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, è stato arrestato dalla polizia in Sardegna. La notizia è stata confermata dal suo avvocato Gonzalo Boy. Puigdemont, promotore del referendum per il distacco della Catalogna dalla Spagna, si apprestava a partecipare ad Alghero all'Adifolk, una festa internazionale della cultura popolare catalana. Su di lui la Corte Suprema spagnola aveva emesso un mandato di cattura internazionale.
L'arresto all'aeroporto di Alghero Puigdemont, parlamentare europeo, ex presidente della Catalogna e leader dell'indipendentismo catalano, è stato arrestato all'aeroporto di Alghero. Il politico catalano è ricercato dalla giustizia spagnola dopo il referendum sull'indipendenza del primo ottobre 2017 giudicato illegale da Madrid.
Trasferito nel carcere di Sassari Ad Alghero, unica città italiana di cultura e lingua catalana, avrebbe dovuto incontrare fra gli altri il presidente della Regione, Christian Solinas, e il presidente del consiglio regionale, Michele Pais. Saranno i giudici della Corte d'Appello di Sassari a decidere sulla sua liberazione o estradizione. Al momento Puigdemont si trova nel carcere di Sassari.
La fuga a Bruxelles Il 30 ottobre 2017 Puigdemont era espatriato a Bruxelles per sottrarsi all'arresto dopo che la Procura aveva accusato di ribellione l'intero esecutivo catalano. L'ex presidente si era rifiutato di tornare in patria per testimoniare e le autorità spagnole avevano emesso a suo carico un mandato d'arresto europeo. Il Tribunale supremo lo aveva ritirato un mese dopo, consentendo a Puigdemont di viaggiare per internazionalizzare la sua causa, sebbene non gli venne consentito di tornare in Spagna a causa del mandato di arresto nazionale.
Il fermo (e il rilascio) in Germania A marzo del 2018 le autorità spagnole avevano emanato un nuovo mandato di arresto europeo contro Puigdemont, che venne fermato in Germania mentre tentava di tornare in Belgio dalla Finlandia. Berlino lo aveva rilasciato, ma gli aveva proibito di lasciare il Paese. A luglio dello stesso anno un tribunale locale in Germania si era rifiutato di estradare l'ex leader con l'accusa di ribellione e aveva ritirato le misure che gravavano su di lui. Puigdemont era tornato in Belgio e si era stabilito a Waterloo.
L'elezione all'Europarlamento Alle elezioni europee del 26 maggio del 2019 Puigdemont era stato eletto all'Europarlamento. A ottobre il Tribunale supremo aveva condannato nove leader indipendentisti per sedizione e aveva riattivato il mandato d'arresto europeo per l'ex presidente. Quest'ultimo era stato di nuovo bloccato a dicembre, ma la Corte di Giustizia europea aveva riconosciuto la sua carica di eurodeputato, e la conseguente immunità.
La revoca dell'immunità Il Parlamento europeo, a marzo 2021, aveva però votato a favore della revoca dell'immunità di Puigdemont e di altri due leader indipendentisti espatriati, Toni Comin e Clara Ponsati. Puigdemont, in un'intervista a NewsMediaset, aveva commentato così la decisione dell'Europarlamento: "E' un caso di persecuzione politica, aver organizzato un referendum non è un reato nel codice penale spagnolo".
Il legale di Puigdemont: "Fermo basato su un ordine internazionale sospeso" "Puigdemont è stato arrestato al suo arrivo in Sardegna, dove si stava recando come eurodeputato, in base ad un ordine di arresto internazionale del 14 ottobre 2019 che, per imperativo legale - secondo lo statuto della Corte di Giustizia dell'Unione europea - è stato sospeso". Così su Twitter il leagle Gonzalo Boye.
"Nella risoluzione del 30 luglio del Tribunale dell'Ue che avallava la revoca dell'immunità parlamentare per Puigdemont - aggiunge l'avvocato - la Spagna aveva garantito che nessun Paese avrebbe eseguito un mandato d'arresto di questo tipo. Nella stessa delibera, il vicepresidente del Tribunale aveva indicato che, ove necessario, si sarebbe chiesta una nuova misura cautelare". Secondo fonti giuridiche consultate da El Pais, l'ordine di arresto è invece ancora in vigore e Puigdemont è in stato di fermo ad Alghero.
"Puigdemont è assolutamente tranquillo" L'avvocato ha poi assicurato che sia lui sia Puigdemont sono "assolutamente tranquilli". Secondo Boye, l'arresto era "un'operazione preparata da giorni", ma potrebbe "mettere a repentaglio" la cooperazione giudiziaria nell'Unione europea, perché la Spagna ha assicurato al Lussemburgo che l'ordine europeo è stato sospeso.
Attivata la diplomazia spagnola Dopo l'arresto, la diplomazia spagnola si è attivata. E' stato infatti inviato il console onorario di Spagna per le province di Sassari, Nuoro e Oristano, l'avvocato algherese Fabio Bruno, con l'obiettivo di verificare che al leader dell'indipendentismo catalano sia garantito il rispetto delle regole internazionali.