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Coldiretti, è allarme cinghiali: in 2,3 milioni assediano città e campagne

I branchi si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, distruggono i raccolti e causano incidenti stradali

Con l'emergenza Covid, che ha ridotto per mesi la presenza dell'uomo all'aperto, i cinghiali hanno invaso città e campagne in tutta Italia. Lo riferisce la Coldiretti, secondo cui la popolazione dei mammiferi è aumentata del 15%, per un totale da record: 2,3 milioni di esemplari. I branchi si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, distruggono i raccolti, aggrediscono gli altri animali, assediano stalle e causano incidenti stradali.

I cinghiali "razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone", sottolinea la Coldiretti. In particolare nelle campagne "la situazione - sottolinea Coldiretti - è diventata insostenibile con danni per almeno 200 milioni di euro all'anno alle produzioni agricole e con compromissione anche dell'equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

E non bisogna dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa) e dunque una delle misure necessarie in Italia è la gestione numerica della popolazione di questi animali". Infine, "oltre otto italiani su 10 (81%) - secondo l'indagine Coldiretti/Ixe' - pensano che l'emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero".

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