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Scuole "pericolose": 17mila classi hanno più di 25 alunni, metà degli istituti è senza certificazioni

Secondo l'ultimo rapporto di Cittadinanzattiva sulla scuola, sono troppi gli edifici senza documentazione edilizia in regola. Tante le classi sovraffollate (specie alle superiori). E in alcune zone d'Italia la situazione è ulteriormente peggiore

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Cittadinanzattiva lancia l'allarme sicurezza per le scuole italiane. Secondo gli ultimi dati disponibili, raccolti dal XIX "Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola", infatti, sembrerebbe che oltre la metà degli istituti scolastici sia sprovvisto delle dovute certificazioni. Il 54% non sarebbe a norma e privo quindi del certificato di agibilità; il 59% non rispetterebbe la normativa in materia di prevenzione degli incendi; il 43% è situato in zone a rischio sismico. Preoccupante il dato sui crolli: 35 casi fra settembre 2020 e agosto 2021, circa tre al mese.

Classi pollaio: sono soprattutto alle superiori

Ad appesantire ulteriormente la situazione - come sottolinea il portale Skuola.net - c'è poi il fenomeno delle cosiddette “classi pollaio”: sarebbero circa 17mila le aule in cui siedono più studenti del consentito, coinvolgendo 460mila tra ragazzi e bambini, con una maggior concentrazione soprattutto nelle scuole superiori - dove il 7% delle classi è in sovraffollamento - e nelle regioni più popolose (come Lombardia, Emilia Romagna e Campania).

Asili nido meglio degli edifici scolastici

Passando ad analizzare la situazione nei vari livelli scolastici, il Rapporto fa un focus sulla situazione degli asili nido. Sui 1.305 asili presi a campione, la costruzione del 43% di questi risulta successiva al 1976 (il 22% è stato costruito prima del 1975), solo il 56% possiede il certificato di agibilità, mentre il 51% è munito della certificazione per la prevenzione incendi. Decisamente migliore il livello di sicurezza interna, con il 74% dei nidi provvisto di Piano di emergenza (ma molto dipende dai contesti: in Calabria, ad esempio c'è l'ha solo 1 su 4), mentre si aggira intorno all'82% la percentuale di nidi che hanno redatto il Documento sulla valutazione dei rischi. Inoltre, dal punto di vista strutturale, negli edifici che ospitano gli alunni più piccoli, la situazione risulta più incoraggiante di quella degli edifici che accolgono quelli elementari, medie e superiori: qui, infatti, l'agibilità è posseduta dal 42% delle scuole censite, appena il 36% ha il certificato per la prevenzione incendi,

Prevenire è meglio che crollare

L'Osservatorio, alla luce dei dati emersi dal Rapporto, chiede al governo di intervenire sui casi di sovraffollamento, limitando il numero massimo di alunni per classe a 25. Viene inoltre richiesto l'inserimento dei nidi nell'anagrafe dell'edilizia scolastica, in modo tale da poter sfruttare i fondi del PNRR. La priorità per Cittadinanzattiva e Save the Children, promotori di una proposta di legge in materia, è la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici a rischio e la prevenzione attraverso un aggiornamento dei piani di evacuazione; la proposta, già presentata da tempo, chiede di rendere centrale il ruolo di ragazzi e bambini nella progettazione e/o ricostruzione degli edifici scolastici. Infine, in materia sanitaria, viene chiesto al Governo di escludere la possibilità di dismissione della mascherina, per non creare episodi discriminativi tra i ragazzi, dotando piuttosto gli ambienti scolastici di un'idonea ventilazione.

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