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Mostra la figlia di 9 anni sui social, l'ex marito si rivolge al giudice e vince la causa: foto e video vanno rimossi

Il Tribunale di Trani si è espresso a favore del padre, contrario alla pubblicazione di video della bambina su Tik Tok, multando la donna

Un "fenomeno" sempre più frequente - Stop a foto ed esposizione mediatica per i propri figli, soprattutto se minori di 14 anni. Contro un fenomeno sempre più frequente, in Puglia arriva la condanna del Tribunale di Trani, sul caso che riguarda una bimba di appena 9 anni. Il giudice ha ribadito la necessità del consenso da parte di entrambi i genitori per poter pubblicare le immagini di un minore. Anche quando tale pubblicazione riguarda la condivisione di contenuti sui profili personali di mamma e papà.

Il caso - In questo caso particolare ad avviare l'azione legale è stato il padre della ragazzina, contrariato dalla presenza della figlia di 9 anni sul profilo Tik Tok dell'ex moglie. A fare pendere la bilancia della giustizia dalla sua parte, il fatto che lei non gli avesse mai chiesto il consenso per farlo. Ora la donna, condannata in Tribunale, sarà ostretta a rimuovere dal social network e dal proprio profilo ogni contenuto ritraente la figlia, pena una multa di 50 euro per ogni giorno di ritardo, senza contare le spese processuali.

La sentenza - Secondo i giudici di Trani infatti, i video costituiscono un'attività pregiudizievole per i figli che, fino ai 14 anni, non possono nemmeno aprirsi un proprio profilo social, senza almeno il consenso dei genitori o dei tutori. A sancirlo l'articolo 8 del Regolamento Europeo 679/2016 inserito nel nostro ordinamento con il decreto legislativo 101/2018. Un punto, quello sulla pubblicazione di immagini relative ai figli minori sui social, che ormai viene sempre inserito tra le clausole di separazione. Anche se in questo caso non era stato prestabilito.

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