Il 3 e il 4 ottobre oltre 12 milioni di italiani sono chiamati alle urne in 1.157 città, per l'elezione del sindaco e del Consiglio comunale. Gli occhi sono puntati sulle grandi sfide nei capoluoghi di Regione, come Roma, Milano, Bologna e Napoli, il cui esito del voto è destinato a segnare le politiche nazionali dei partiti. Gli italiani devono esprimere una preferenza anche per le elezioni suppletive della Camera nei collegi di Siena (Toscana 12) e Roma (Primavalle) e per il rinnovo del Consiglio regionale in Calabria, a seguito della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli.
Quando si vota Il 3 ottobre, dalle 7 alle 23, e il 4 ottobre, dalle 7 alle 15, gli italiani possono recarsi nel proprio seggio elettorale di residenza per esprimere la propria preferenza alle elezioni amministrative 2021. Nei Comuni che superano i 15mila abitanti, il ballottaggio è previsto domenica 17 ottobre e lunedì 18. Nei Centri con meno di 15mila abitanti, invece, non è previsto il ballottaggio. Le date cambiano nelle Regioni a statuto speciale: nei Comuni siciliani e in quelli sardi si vota il 10 e l'11 ottobre, mentre l'eventuale ballottaggio è previsto il 24 ottobre; in quelli del Trentino Alto-Adige il primo turno è solo nella giornata del 10 ottobre, il ballottaggio il 24 ottobre.
Dove e come I Comuni in cui si svolgono le elezioni amministrative sono 1.157, di cui 115 con una popolazione al di sopra dei 15mila abitanti. Tra questi ci sono diversi capoluoghi di Regione, come Bologna, Roma, Milano, Torino, Trieste. Per votare basta avere superato i 18 anni di età presentandosi nel proprio seggio elettorale del Comune di residenza, muniti di documento di identità e di tessera elettorale. Sono previste modalità diverse per le forze dell'ordine, che possono votare nel Comune dove si trovano per lavoro, e per chi è ricoverato in ospedale o in una casa di cura, che può votare nella struttura.
Differenze di voto tra i piccoli e i grandi Comuni Nei centri al di sotto dei 15mila abitanti, si vota in un unico turno attraverso il sistema maggioritario. Non vi è infatti la possibilità di ballottaggio: vince il candidato che ha una maggioranza di voti relativa. A ogni sindaco corrisponde un'unica lista con un numero di candidati al Consiglio comunale che non supera il numero dei seggi. Quindi i cittadini che votano per un sindaco esprimono una preferenza anche per la sua lista. E' differente per i Comuni sopra i 15mila abitanti, dove vige un sistema maggioritario con soglia di sbarramento al 3% e doppio turno, con la possibilità quindi di andare al ballottaggio se nessuno dei candidati raggiunge il quorum. Inoltre i cittadini possono esercitare il voto disgiunto ed esprimere una preferenza per un candidato sindaco e al contempo per una lista di schieramento diverso. Infine gli elettori possono esprimere la doppia preferenza, purché tra due candidati di genere diverso e della stessa lista. Se il criterio di genere non viene rispettato la scheda viene annullata.
Elezioni suppletive Il 3 e 4 ottobre si vota anche per le elezioni suppletive in due collegi della Camera dei deputati a Siena (collegio Toscana 12) e a Roma, Primavalle. Per il collegio di Siena, lasciato vacante da Pier Carlo Padoan, sono in corsa il segretario del Pd Enrico Letta, l’imprenditore Tommaso Marrocchesi Marzi (civico sostenuto dal centrodestra) e il leader del partito comunista Marco Rizzo. Ha fatto discutere la scelta del segretario Dem di non correre sotto il simbolo del suo partito. Scelto invece un logo con il suo nome su campo rosso. Si vota anche nel collegio di Primavalle lasciato libero da Emanuela del Re, deputata del M5s che è divenuta incompatibile essendo stata nominata Rappresentante Permanente della Ue per il Sahel. A giocarsela sono Andrea Casu per il Pd, Pasquale Calzetta di Forza Italia e Luca Palamara. A destare polemiche la mancata candidatura di un esponente M5s, in un primo tempo di era fatto il nome di Elisabetta Trenta.
Regionali Domenica 3 e lunedì 4 ottobre, infine, si voterà in Calabria anche per il rinnovo della carica del presidente e del Consiglio regionale.
Amministrative e protocollo anti-Covid Per votare non ci sarà bisogno di presentare il Green pass, ma basterà mantenere la distanza di un metro tra una persona e l'altra e avere la mascherina, che sarà tolta solo al momento del riconoscimento. Il protocollo anti-Covid prevede inoltre che i locali siano sanificati, che sia garantito il ricambio dell'aria nelle aule e che vengano allestiti percorsi differenziati di entrata e uscita per evitare assembramenti.