LA NOSTRA RECENSIONE

NBA 2K22, è tempo di tirare con il nuovo videogame di 2K Sports

Visual Concepts ha cercato di rendere ancor più realistica la sua simulazione di basket aggiungendo una serie di importanti novità

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La serie NBA 2K di Visual Concepts e 2K Sports è considerata da anni una delle migliori simulazioni sportive nel panorama videoludico mondiale, capace di superare da un punto di vista qualitativo persino titoli blasonati come la serie FIFA, eFootball (erede di PES), MLB The Show o NHL. La nuova versione porta in dote Luka Dončić in copertina, il fenomeno dei Dallas Mavericks alla ricerca della definitiva consacrazione sui parquet a stelle e strisce. Per fortuna NBA 2K22 non aggiunge solo la guardia slovena al gioco, ma una serie di interessanti novità.

UN NUOVO TIRO - Rispetto all'ottimo NBA 2K21, l'innovazione più eclatante della versione 22 riguarda la fase di tiro: è stata aggiunta una barra per aiutare il giocatore a trovare il timing giusto nel far partire la palla dal palmo della mano. Per rendere le partite ancor più realistiche è stata aggiunta un'altra barra, questa volta dedicata alla resistenza dei giocatori: in questo modo Visual Concepts ha cercato di simulare gli sforzi che i giocatori compiono nel corso di un match. Per esempio, un allungo in difesa per intercettare un pallone richiederà un dispendio di energia che avrà un impatto sulla condizione generale del giocatore.

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Il fattore "stanchezza" rivestirà così un ruolo essenziale nell'economia di una partita e un giocatore stanco potrà sbagliare un passaggio o un tiro in modo ancor più realistico. E, soprattutto, avrà un certo impatto su un altro fattore: gli infortuni. Oltre ad aver rinnovato la gestione del tiro e la resistenza fisica dei giocatori, Visual Concepts ha poi lavorato di fino per migliorare il gameplay che già funzionava nella passata versione. Sono state aggiunte nuove animazioni per le palle rubate, stoppate, schiacciate e altro ancora.

Anche i contatti tra le superstar NBA sono migliorati: le nuove animazioni sono in grado di trasmettere la fisicità di un blocco portato da Zion Williamson rispetto a uno fatto da Trae Young, per esempio. Per quanto riguarda la simulazione "dura e pura", le squadre guidate dall'IA si muovono in modo simili alle controparti reali: i Warriors di Steph Curry bombarderanno da tre punti con percentuali credibili, i Lakers di Lebron sfrutteranno la verticalità di Anthony Davis per dominare sotto canestro, mentre i Nets useranno il cross-over della coppia Irving e Harden per massacrare le caviglie degli avversari mettendo triple improbabili da distanze siderali.

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UN GIRO IN CITTÀ - NBA 2K22 non è solo playoff e partite da giocare o simulare: ogni anno Visual Concepts cerca di aggiungere qualcosa di nuovo al suo ecosistema cestistico. Quest'anno è il turno della "Città", una modalità che non è altro che un gigantesco contenitore di attività da fare in compagnia del proprio alter ego virtuale (creato con "il Mio Giocatore") per vivere la realtà dei playground e tutto quello che gravita attorno. Purtroppo, nonostante una trama narrativa interessante, la maggior parte delle attività proposte sono poco accattivanti e noiose e l'entusiasmo iniziale scema in brevissimo tempo. Interessante, invece, la possibilità di sviluppare un personaggio femminile e farlo giocare nella WNBA: Visual Concepts, infatti, ha preparato una modalità Carriera ad hoc chiamata "The W".

LA MIA SQUADRA CON MICROTRANSAZIONI – Una delle modalità più giocate e amate è il MyTeam, la versione cestistisca del famosissimo FUT (FIFA Ultimate Team) di EA: anche quest'anno è afflitta dal solito grosso problema, le microtransazioni. Per avere il Michael Jordan nella versione migliore bisogna acquistare VC (la moneta reale di NBA 2K) in grandi quantità, così come per assemblare un quintetto forte per vincere offline/online. Le microtransazioni riguardano anche altre modalità (la Città e il Mio Giocatore, in primis) che per velocizzare certi processi/crescita del proprio personaggio richiedono un acquisto di numerose VC.

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Da vedere, il gioco si conferma come il miglior titolo sportivo per la next-gen: i modelli dei vari Durant, Tatum, Embid sono splendidi e proporzionati meglio rispetto al passato, così come le loro espressioni facciali e tutto il contorno di una normale partita NBA. Spettacolare come sempre la soundtrack che accompagna menu e modalità di gioco, così come gli effetti sonori e la telecronaca. Pur non essendo il miglior episodio della serie, NBA 2K22 si conferma come il migliore per la nuova generazione di console.

Come lo abbiamo giocato

Abbiamo provato NBA 2K22 su PlayStation 5, collegata a un TV LG 49UJ630V. Abbiamo disputato una stagione NBA, provato la Città e iniziato a una carriera nella WNBA.


Può piacere a chi…
… adora in modo viscerale l'NBA in tutte le sue sfaccettature
… ama giocare con le vecchie stelle della NBA
… cerca un gioco sportivo capace di sfruttare la magia dei 4K garantita dalle nuove console

Potrebbe deludere chi…
… cerca un gioco di basket facile da padroneggiare
… sperava in un MyTeam con poche microtransazioni
… si aspetta una modalità il Mio Giocatore rivoluzionata

NBA 2K22 è un gioco consigliato a tutti, senza distinzione di età.