Otto bandiere nere, assegnate a sei regioni del Nord Italia, per i danni causati alle Alpi da amministrazioni e societ�. E' la bacchettata di Legambiente, che nel suo annuale monitoraggio dello stato di salute dell'arco alpino ha conferito anche 10 bandiere verdi. In cima alla lista dei "nemici della montagna" c'� la Lombardia.
Le 3 bandiere nere sono state ottenute per ''lo smembramento del Parco dello Stelvio'', la mancata ''regolamentazione dell'utilizzo di motoslitte nel comune di Schilpario (Bergamo) e il ''progetto invasivo'' di un tunnel ai Piani di Artavaggio nel lecchese.
Cambia la regione ma non la bocciatura. Scelte di sviluppo locale ''quasi unicamente orientate alla monocultura dello sci e impattanti sull'ambiente montano'' riguardano anche Trentino e Valle d'Aosta, che incassano una bandiera nera a testa insieme a Piemonte (edificabilit� di terreni a rischio idrogeologico), Veneto (attivit� estrattive) e Friuli Venezia Giulia (manifestazioni motoristiche d'alta quota).
La Lombardia si riscatta conquistando tre bandiere verdi, seguita da Piemonte e Friuli con due, e da Trentino, Liguria e Valle d'Aosta con una, assegnate per lo sviluppo di progetti di tutela e salvaguardia delle Alpi da parte di amministrazioni comunali, aziende agricole, associazioni e comitati.
''La green economy pu� trovare un terreno di crescita estremamente favorevole nel tessuto socioeconomico alpino'', dice Vanda Bonardo, responsabile Alpi di Legambiente. ''Sempre pi� significativo � il numero di piccolissime, piccole e medie imprese, spesso supportate da virtuose amministrazioni locali, in grado di introiettare la sfida ambientale come fattore competitivo e di coniugarla con i temi della responsabilit� sociale d'impresa e della centralit� della persona''.