I roghi dell'immondizia non sono solo episodi vandalici isolati. Il 40% di rifiuti del pianeta viene bruciato in maniera non regolamentata. Una quantit� impressionante pari a 1,1 miliardi di tonnellate di spazzatura. Le conseguenze sono disastrose: le emissioni dannose si propagano nell'aria e avvelenano l'uomo e il suo ecosistema. I dati emergono da uno studio del National Center for Atmospheric Research pubblicato su Environmental Science and Technology.
Responsabili del 29% delle emissioni - Per gli estensori del report, l'inquinamento da gas e le particelle immesse in questo modo nell'atmosfera � maggiore rispetto a quanto mostrato da documenti ufficiali. In base ai risultati emersi, dai roghi di rifiuti irregolari derivano il 29% delle emissioni globali umane legate delle piccole particelle(inferiori a 2,5 micron di diametro), cos� come il 10% di mercurio e il 40% di gas idrocarburi policiclici aromatici.
Effetti su salute e ambiente - Da queste sostanze inquinanti derivano significative conseguenze per la salute dell'uomo, come funzione polmonare ridotta, disturbi neurologici, cancro e attacchi di cuore. L'impatto sulle emissioni di gas a effetto serra � invece pari al 5% della Co2 prodotta dall'uomo. Per arrivare a questi risultati gli studiosi hanno confrontato i dati della popolazione e della produzione pro capite di rifiuti con i conteggi ufficiali di smaltimento rifiuti per ogni Paese del mondo.
Paesi in via di sviluppo sul banco degli imputati - I responsabili delle maggiori emissioni da incendi di spazzatura sono Paesi in via di sviluppo come Cina, India, Brasile, Messico, Pakistan e Turchia.
In particolare, � in aumento la quantit� di rifiuti bruciati in villaggi remoti e megalopoli affollate, poich� sempre pi� persone consumano pi� beni e nella spazzatura finiscono insieme plastica ed elementi di elettronica cos� come avanzi di cibo e legno. A differenza delle emissioni da inceneritori commerciali, spesso queste combustioni non vengono denunciate alle agenzie ambientali.
Christine Wiedinmyer, autrice dello studio, spiega: "L'inquinamento atmosferico in gran parte del globo � notevolmente sottostimato perch� nessuno sta rintracciando la combustione a cielo aperto degli incendi di spazzatura".