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Vaccini, Figliuolo: "Con Green pass esteso +20-40% prenotazioni"

In 40 milioni 850.892 hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 75,64% della platea di over 12

Green pass, le nuove regole decise dal governo

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A livello nazionale, grazie al Green pass esteso in tutti i luoghi di lavoro, "si è verificato un incremento generalizzato delle prenotazioni di prime dosi di vaccino anti-Covid tra il 20% e il 40% rispetto alla scorsa settimana". Lo afferma il commissario straordinario Francesco Figliuolo. Nella giornata del 18 settembre si è riscontrato un aumento del 35% di prime dosi rispetto alla stessa ora di sabato scorso.

"Considerando che la maggior parte dei centri vaccinali sono ad accesso libero, occorre monitorare, nei prossimi giorni, l'andamento delle adesioni per valutare se il trend attuale si consoliderà in maniera strutturale", sottolinea Figliuolo.

Green pass sul lavoro, cosa succede dal 15 ottobre

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Ad oggi, come ha reso noto la struttura del commissario per l'emergenza Covid, sono 40 milioni 850.892 i cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale, pari al 75,64% della platea di over 12.

Vaccini, successo a Cagliari per l'open night: oltre mille le dosi somministrate

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Oltre mille le dosi somministrate per l'open night organizzato alla Fiera di Cagliari da Ats Sardegna e patrocinato dal Comune di Cagliari. Una lunga fila ha anticipato l'apertura dei cancelli, con circa 2mila persone che già dalle 18.30 si sono messe in coda per ricevere il vaccino anti Covid. Quasi 500 gli under 18 che hanno effettuato il vaccino, mentre 400 sono coloro che hanno ricevuto la prima dose nella fascia di età tra i 19 e i 35 anni. L'età media dei vaccinati è di 27 anni. "Siamo molti contenti dall'affluenza, che è andata oltre tutte le nostre aspettative - afferma Massimo Temussi, commissario straordinario di ATS Sardegna -. La presenza di così tanti giovani e bambini accompagnati dai genitori è stata oggi la migliore risposta ai no vax". Per attirare i più giovani, molti dei quali sono stati accompagnati dai genitori che hanno dovuto firmare il consenso informato, braccialetti colorati con il leit motiv della serata, "It's open night, c'mon", e diverse postazioni selfie con tanto di animatori oltre alla musica con una dj, che ha accolto i ragazzi e i più grandi all'ingresso. 

L'impulso alle vaccinazioni era forse il principale risultato atteso dal nuovo Green pass. Ma nel decreto, che riguarda 23 milioni di lavoratori, sono molti gli aspetti su cui si attendono chiarimenti: come controllare il certificato digitale e come comportarsi se il dipendente non lo ha, sono i principali nodi su cui, da prospettive diverse, si ragiona nel settore pubblico, nelle piccole e grandi aziende private, nonché nelle famiglie.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, prevista per lunedì, sono attese, prima dell'entrata in vigore il 15 ottobre, le linee guida del governo "per la omogenea definizione delle modalità organizzative". Ci stanno lavorando al ministero della Salute e a Palazzo Chigi, e nel frattempo studiano i risvolti pratici e legali dirigenti e sindacati. I lavoratori che non si vaccinano devono essere "messi nella condizione di non dover pagare il tampone", ha ribadito il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ma la linea dell'esecutivo è diversa.

Avrà un costo più basso e forse una validità più lunga ma non sarà gratis o sotto una certa soglia, "altrimenti - ha chiarito il ministro del Lavoro, Andrea Orlando - passerebbe il messaggio politico per cui vaccinarsi o non vaccinarsi sarebbe la stessa cosa".

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