Almeno 2mila manifestanti "No Green pass" hanno bloccato corso Sempione, a Milano, dopo avere attraversato in corteo il centro cittadino. Una volta arrivati all'Arco della pace, luogo indicato loro dalla Questura per un presidio statico, i contestatori hanno, a sorpresa, proseguito la marcia lungo corso Sempione per poi fermarsi davanti alla sede della Rai, dove i manifestanti hanno scandito frasi come "libertà", "buffoni" e "no Green pass".
Le forze dell'ordine si sono schierate in assetto antisommossa di fronte alla sede milanese della Rai ad impedire l'accesso dei manifestanti. Alcuni attivisti si sono seduti di fronte alla polizia schierata, mentre altri, rimasti in piedi hanno urlato "venduti" e "vergogna" all'indirizzo dei poliziotti.
Tra i bersagli degli insulti dei manifestanti, anche il premier Mario Draghi, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il ministro della Salute, Roberto Speranza e il virologo Roberto Burioni.
Quello di Milano non è stato l'unico corteo "No Green pass". Particolarmente affollata è stata la manifestazione di Roma. Nella Capitale gli attivisti, orfani di Piazza del Popolo (occupata dal comizio elettorale di Giorgia Meloni ed Enrico Michetti), si sono ritrovati a piazza SS. Apostoli, a due passi da piazza Venezia. Ha provato ad unirsi anche la frangia di Forza Nuova, che però ha dovuto optare per il Pantheon dopo essere stata respinta dall'organizzazione.