Fico: "Camere incapaci di legiferare su cannabis ed eutanasia, referendum portano sana vivacità"
Il presidente della Camera invita a creare una piattaforma per le petizioni online per suggerire al Parlamento le leggi da discutere
"Le campagne di sottoscrizioni per i referendum sull'eutanasia e sulla legalizzazione della cannabis stanno coinvolgendo centinaia di migliaia di persone su temi rispetto ai quali il Parlamento in questi anni non è stato capace di legiferare". Lo ha detto Roberto Fico nella sua relazione al G7 dei Parlamenti nel Lancashire. Si tratta di "una vivacità sana per la nostra democrazia" dice il presidente della Camera.
Referendum sono strumento per superare crisi di fiducia con istituzioni - "Il rafforzamento del raccordo tra le nostre assemblee e i cittadini - ha osservato Fico - è lo strumento essenziale per porre rimedio a questa crisi di fiducia nelle Istituzioni e per prevenire lo sviluppo di pericolose derive populistiche. Contribuisce infatti ad assicurare la qualità della decisione pubblica come pure la sua trasparenza e condivisione senza indebolire in alcun modo il ruolo dei Parlamenti e i meccanismi di democrazia rappresentativa". Secondo Fico, "lo sviluppo di canali di democrazia partecipativa rende più solido il rapporto tra elettori ed eletti e quindi rafforza la legittimazione e l'autorevolezza del Parlamento".
Petizioni digitali sono strumento efficace - Il presidente della Camera ha ricordato di aver "proposto alla Giunta per il Regolamento della Camera di disciplinare una piattaforma che consenta la presentazione, la pubblicazione e la sottoscrizione online delle petizioni in modo da poterle inoltrare alla Presidenza della Camera ai fini dei successivi passaggi parlamentari. La digitalizzazione delle petizioni è uno strumento utile che possiamo rendere più efficace".
Cannabis ed eutanasia superano le 500mila firme - Il quesito sulla cannabis ha superato da poco le 500mila firme, il minimo per poter essere messo al voto nazionale. Il referendum sull'eutanasia, invece, ha ormai superato il milione di firme. Si tratta, stando alle dichiarazioni dei promotori, di "risultati straordinari". In parte raggiunti anche grazie alla novità della firma digitale, è infatti possibile ora dare il proprio consenso attraverso la Spid (l'identità digitale).
Referendum sulla cannabis: ecco il testo
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