LA RICERCA

SdR, smart working: da necessità a scelta di inclusione

Presentata la ricerca del Politecnico di Milano: secondo i dati dello studio per i lavoratori delle SGR positivo l’impatto sul modo di lavorare e di vivere

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Smart working come strumento utile per la costruzione di organizzazioni inclusive e diversificate, per migliorare le prestazioni aziendali, la salute, l'ambiente e per attrarre i migliori talenti. Questi, in sintesi, i risultati della ricerca “Lo Smart Working nelle Società di Gestione del Risparmio” commissionata da Assogestioni al Politecnico di Milano e presentata al Salone del Risparmio.

A illustrare gli esiti della ricerca nata dalla collaborazione tra il Comitato Diversity di Assogestioni e l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, Mariano Corso, Docente di Leadership & Innovation dell’ateneo. Lo studio analizza la diffusione di iniziative di Smart Working all’interno delle SGR e l’interesse a rafforzare e sviluppare in futuro questo modello, con l’obiettivo di comprendere il suo ruolo quale strumento di inclusione.

Con lo smart working inclusività migliorata del 55% “Tra marzo e maggio di quest’anno il lavoro da remoto ha coinvolto, in media, l’87% dei lavoratori delle SGR del campione. Gli operatori del settore hanno registrato un impatto positivo sul modo di lavorare e di vivere, con un'efficacia delle prestazioni migliorata per il 48%, l’efficienza per il 52%, una qualità della vita migliorata per il 65%. L’inclusività è migliorata per il 55% delle SGR che hanno iniziative di reskilling delle competenze digitali, e sono state significative le iniziative legate più in generale alla flessibilità come gli investimenti per il potenziamento della dotazione tecnologica in mobilità e gli interventi di modifica degli spazi di lavoro per renderli più adatti al nuovo modo di lavorare”.