Artiglio del diavolo: ecco quel che c'è da sapere sulla pianta che arriva dall'Africa
Una pianta erbacea utilizzata da secoli come analgesico ed antinfiammatorio
L'artiglio del diavolo è una pianta il cui nome corretto è Harpagophytum, parola di origine greca che significa uncino, proprio in riferimento all’aspetto delle sue radici. Impiegato fin dalla notte dei tempi nella medicina tradizionale dei popoli sudafricani per la cura di problemi del sistema osteo-articolare, è un rimedio naturale efficace per contrastare dolore e infiammazione.
Artiglio del diavolo, la pianta che arriva dall'Africa
Un nome curioso: conosciuta ovunque nel mondo, questa pianta si è guadagnata un nome decisamente bizzarro. Dotata di appendici dure e nastriformi con robusti uncini, se calpestate penetrano nel corpo o nelle zampe degli animali e sono in grado di procurare loro serie ferite, costringendoli ad una danza "indiavolata": le bestiole, e soprattutto i roditori, possono rimanere impigliate nelle radici e morire addirittura di fame. Nel web, è possibile ritrovare questa pianta anche con i nomi inglesi di "grapple plant” (pianta rampino), “wood spider” (ragno di legno) e naturalmente “devil's claw” (artiglio del diavolo)
Origini lontane: l'artiglio del diavolo cresce nelle zone dell'Africa Meridionale, nelle aree di savana e del deserto Kalahari, nelle regioni orientali e sud-orientali della Namibia, nel sud del Botswana, nel Northern Cape e in Madagascar. Gli effetti benefici sono noti da secoli nelle popolazioni africane: boscimani, ottentotti e bantu per curare le ferite ne usavano le radici per lenire i dolori articolari, oltre che per favorire la digestione e contrastare i problemi gastrointestinali. In Europa le proprietà benefiche di questa pianta iniziarono a essere studiate soltanto nei primi del Novecento.
Ottimo antinfiammatorio: l'artiglio del diavolo, ricco di glucosidi, iridoidi, triterpeni e polifenoli, si è dimostrato particolarmente efficace nel trattamento di dolori e infiammazioni. Perfetto il suo utilizzo in caso di tendiniti, artrite reumatoide, sciatica, mal di schiena e dolori cervicali. Le proprietà analgesiche e antinfiammatorie dell'artiglio del diavolo sono state confermate da numerosi studi condotti in laboratorio e i risultati incoraggianti hanno sempre confermato le virtù terapeutiche di questa pianta.
Favorisce la diuresi: tra le tante proprietà, l'artiglio del diavolo ha anche quelle diuretiche, favorisce l'eliminazione dell'acido urico e a questo titolo è efficace nel trattamento della gotta, una malattia del metabolismo caratterizzata da attacchi ricorrenti di artrite causati del deposito di cristalli di acido urico nelle articolazioni provocando dolore, arrossamento e gonfiore a livello articolare.
Riduce il colesterolo: grazie alla presenza di fitosteroli, sostanze vegetali, e di principi amaricanti, capaci di stimolare la produzione dei succhi gastrici e della bile, all’artiglio del diavolo sono attribuite anche proprietà ipocolesterolemizzanti, ipotensive, antiaritmiche e digestive. Si tratta dunque di un valido alleato per coloro che devono tenere sotto controllo il livello di colesetrolo o hanno un rischio cardiovascolare significativo.
Tante preparazioni: l'artiglio del diavolo si trova in commercio in differenti formulazioni a seconda delle necessità a cui si deve far fronte. Per problemi osteoarticolari e reumatici si può fare ricorso all'estratto secco, da assumere in diversi momenti della giornata, o alla tintura madre, o ancora lo si può assumere come infuso in tisane naturali. Per un uso esterno, l'artiglio del diavolo è presente in gel o crema da massaggiare più volte al giorno sull'area da trattare.
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