Sette aziende italiane hanno sottoscritto l'impegno a non usare prodotti chimici tossici nella propria filiera, sfida lanciata da Greenpeace all'interno del progetto "Detox". Dopo Valentino Fashion Group, altre sei grandi industrie hanno aderito.
"Disintossicati" settanta milioni di capi - Le aziende sono il gruppo Miroglio, Berbrand, Tessitura Attilio Imperiali, Italdenim, Besani e Zip. In termini di produzione, secondo i calcoli di Greenpeace, l'impegno di "disintossicazione" della moda influir� direttamente o indirettamente su 70 milioni di capi d'abbigliamento all'anno.
L'associazione ha ottenuto inoltre da parte delle imprese non solo l'adozione di lavorazioni non tossiche per il futuro, ma anche la pubblicazione dei risultati di quanto fatto finora in questa direzione.
Tessuti e accessori saranno usati anche dagli "irriducibili" - Chiara Campione, responsabile del progetto per conto di Greenpeace, ha detto: "L'impegno di queste aziende ci dimostra come una moda senza agenti nocivi sia possibile e alla portata del mercato. I tessuti e gli accessori prodotti da queste filiere saranno utilizzati anche da quei marchi del lusso che continuano a ignorare l'impatto che i loro vestiti hanno sull'ambiente e sulla salute di tutti noi".