Ventunenne uccisa a Vicenza, il padre del presunto assassino: "Chiedo perdono alla famiglia"
"Marco frequentava questa ragazza da diversi mesi, almeno sei o sette. Lo sapevamo e non era un mistero", ha aggiunto l'uomo
"Siamo distrutti e chiedo perdono alla famiglia". Sono le parole di Adriano Turrin, il padre del 38enne suicida ritenuto responsabile della morte di Alessandra Zorzin, la 21enne uccisa con un colpo di pistola in pieno volto nella sua abitazione a Montecchio Maggiore (Vicenza). "Mio figlio - ha aggiunto l'uomo parlando con i cronisti - era un ragazzo tranquillo, al mattino era uscito come sempre di casa lavato e profumato. Non aveva dato segni di nervosismo. Frequentava questa ragazza da diversi mesi, almeno sei o sette. Lo sapevamo e non era un mistero".
"Non era venuta a casa, a Vigodarzere, ma sapevamo bene dell'esistenza di questa ragazza e quando ho letto su Internet della tragedia ho fatto subito il collegamento con mio figlio", ha spiegato l'uomo, come riporta Il Gazzettino.
I vicini - "Marco l'ho visto crescere fin da quando era bambino, è sempre stato una persona gentile e tranquilla. Era tornato a vivere qui dopo un po' di anni fuori, è un dolore enorme anche per noi", racconta uno dei vicini di Marco Turrin, che abitava a Vigodarzere (Padova) con il papà e la sorella.
"Sapevo che Marco era una guardia giurata. Amava il suo lavoro e con noi era sempre tranquillo e gentile. Non ci sono davvero parole", racconta un un altro conoscente.
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