Vanno in pensione le vecchie SIM per telefoni cellulari che lasceranno il posto alle carte virtuali. Sono state ribattezzate eSIM ma altro non sono che dei codici informatici che permettono di telefonare e navigare su internet. Niente più schedine da inserire negli smartphone, in futuro non ci saranno supporti fisici. Si va sempre più verso la dematerializzazione per rendere la tecnologia compatibile con tutti i tipi di dispositivi, dai cellulari agli smartwatch fino agli occhiali con la realtà aumentata. Sul mercato italiano ci sono già alcuni operatori di telefonia che propongono offerte con le eSIM abbinate agli smartwatch in grado di connettersi a internet, effettuare e ricevere chiamate anche senza telefono.
COS’È LA eSIM?
Se il nome SIM sta per Subscriber Identity Module ed è una smart card che rappresenta l’identità internazionale di un utente di telefonia mobile, la eSIM è la versione virtuale, dove la “e” sta per embedded. Si tratta, quindi, di una carta non fisica ed embeddata, ovvero che si integra con qualsiasi dispositivo senza necessità di avere una schedina da inserire negli appositi scomparti. Un nuovo tipo di tecnologia che può essere implementata anche negli smartwatch, che non supportano le vecchie card.
COME FUNZIONA
Sarà sempre l’operatore a fornire la eSIM che si presenta come un cartoncino dotato di QR Code, codice PIN e PUK. Basta scansionare il codice informatico con il cellulare e scaricare il proprio profilo. Il sistema del dispositivo memorizza la eSIM che, finita la configurazione, funziona come le vecchie card per effettuare chiamate e navigare su internet secondo l’offerta della compagnia telefonica. Anche le eSIM si acquistano nei negozi e online.
QUALI SONO I VANTAGGI
Tra i vantaggi di usare una sim virtuale al posto della scheda c’è la possibilità di trasferire lo stesso numero da un dispositivo all’altro semplicemente scansionando il QR Code. Stessa cosa se si vuole utilizzare più di una carta sullo stesso smartphone. In teoria si può anche passare da un operatore all’altro a seconda delle diverse esigenze, ad esempio usando un gestore per le telefonate e un altro per i dati. Un altro vantaggio è che all’estero diventa più facile sostituire la propria eSIM con una della compagnia telefonica locale.
LA DIFFUSIONE
La nuova tecnologia delle SIM card esiste già dal 2010, ma è stato necessario aspettare il 2016 affinché fossero fissati i primi parametri per poterle utilizzare con gli smartphone. Il Samsung Gear S2 Classic 3G ha fatto da apripista all’integrazione delle eSIM, all’epoca quasi sconosciute. Di fatto le nuove schede sono in circolazione da un paio di anni.
IL MERCATO DELLE eSIM
In base a uno studio dell’Istituto di ricerca MarketsandMarkets, il giro d’affari delle sim virtuali potrebbe passare dai 253,8 milioni di dollari del 2017 ai 978,3 milioni di dollari entro il 2023. Secondo un sondaggio, realizzato a febbraio scorso, dall’Istituto inglese Beecham Research, il 78 per cento degli intervistati afferma di usare già una sim virtuale o prevede di utilizzarla in futuro. Anche uno studio di Truphone prevede che, nonostante la loro avanzata molto lenta, entro 2022 il 90 per cento delle tessere in circolazione saranno eSIM.Entro i prossimi quattro anni l’87 per cento degli operatori mobili e delle aziende che fabbricano smartphone produrrà dispositivi compatibili ad accogliere le eSIM, per adeguarsi alla nuova tecnologia. Due terzi dei produttori di dispositii ritengono che oltre il 40 per cento dei loro device sarà connesso tramite eSIM nel 2025.