PASSI AVANTI

Ue, raggiunta intesa su sacchetti di plastica Saranno ridotti del 75% entro il 2025

In Italia c'era gi� il divieto e si plaude all'accordo, Gran Bretagna insoddisfatta

Ci saranno sempre meno sacchetti di plastica in circolazione, si mira al 75% in meno entro il 2025. Questo il nocciolo dell'accordo approvato dal comitato dei rappresentanti permanenti dei Paesi dell'Unione europea. L'intesa, predisposta dalla presidenza di turno italiana, � stata raggiunta dopo i negoziati condotti tra Consiglio, Parlamento e Commissione.

Ridotti del 75% entro il 2025 - Le nuove regole prevedono l'obbligo per gli Stati membri di scegliere se attuare una o entrambe le opzioni: imporre un prezzo ai sacchetti di spessore inferiore a 0,05 millimetri entro la fine del 2017, oppure scegliere il target di riduzione, cio� un consumo di 90 sacchetti pro capite entro il 2019 e di 40 pro capite entro il 2025.

La Via: "Un buon lavoro" - Il presidente della commissione per l'Ambiente, Giovanni La Via , ha detto: "Il Parlamento e il Consiglio hanno fatto un buon lavoro. In sinergia con il Ministro Galletti e la presidenza italiana abbiamo raggiunto l'obiettivo di incentivare l'utilizzo dei sacchetti pi� pesanti, quindi pi� resistenti e riutilizzabili".

Verdi: "Un riconoscimento per l'Italia" - Monica Frassoni, copresidente del Partito Verde europeo, e Francesco Ferrante, esponente di Green Italia, hanno commentato dicendo che l'accordo � ''un importante riconoscimento per l'Italia, che avendo vietato gli shopper non biodegradabili e compostabili � gi� in linea con la nuova legislazione e che potr�, d'ora in avanti, contare sul sostegno di Bruxelles per la lotta alle buste inquinanti".

Gb: "Un compromesso" - Il consigliere regionale britannico Linda Gillham, ha affermato: "La proposta di tagliare il consumo di sacchetti da 198 a 90 pro capite entro il 2019 � un compromesso, ma nutrivamo la speranza che i governi Ue avrebbero usato questa occasione per liberare l'Europa dai sacchetti di plastica una volta per tutte".