Canada: al via un’iniziativa che invoglia gli adolescenti a farsi vaccinare grazie ai videogiochi
La città di Montréal si sta rivolgendo al settore videoludico per sensibilizzare i giovani nella lotta contro il Covid-19
In questi quasi due anni di pandemia da Covid-19, sono state numerosissime le campagne di sensibilizzazione che si sono rivolte a grandi e piccoli nella lotta al virus, dalla pubblicità volta a educare su come lavare accuratamente le mani alla più recente propaganda a favore della vaccinazione di massa, adesso ampiamente sostenuta anche dal settore dei videogiochi. È proprio all’industria del gaming che si è rivolta la città di Montréal in Canada, lanciando un’iniziativa che intende sensibilizzare i giovani sull’importanza dei vaccini attraverso i videogames, con diversi premi in denaro.
Il concorso è stato rivolto a chiunque avesse tra i 12 e i 25 anni e che si sia vaccinato tra il 25 maggio e il 1 ottobre. Ciascuno dei potenziali partecipanti è stato invitato a postare una foto sui social media con l'hashtag #gamervacciné_e, unica condizione che ha dato diritto a partecipare al sorteggio di numerosi premi per un totale di 25mila dollari.
Tra l'11 e il 12 settembre è stata prevista inoltre una due giorni di vaccinazioni rivolte ai giocatori presso il Palais des Congrès, dove i partecipanti hanno potuto inoltre gareggiare per vincere ulteriori premi e conoscere le personalità dell’industria videoludica locale. "Questo è ciò che stiamo cercando di creare: un brusio in questa comunità", ha dichiarato il dottor Paul Le Guerrier, rappresentante della sanità pubblica di Montréal. "Si tratta di incontrare le persone dove sono ora, e convincerle attraverso un canale che abbia senso per loro".
I tassi di vaccinazione tra gli adolescenti della città sono inferiori rispetto al resto del paese. Solo il 57% dei ragazzi di Montréal tra i 12 e i 17 anni hanno completato la profilassi contro il Covid-19, contro il 67% di tutto il Canada. "Forse non si sentono così preoccupati", ha detto Le Guerrier. "Purtroppo tanti sono stati i messaggi lanciati dai media che hanno sostenuto la tesi di come i giovani fossero meno a rischio di contrarre il virus o infettarsi".
“Con le infezioni della variante Delta che si moltiplicano rapidamente, alcuni medici dicono che almeno l'85% della popolazione dovrà essere vaccinata per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge. Si tratta di una cifra particolarmente importante per i genitori dei bambini che stanno per tornare all'apprendimento in classe”, ha dichiarato Earl Rubin, direttore della divisione malattie infettive del Montreal Children's Hospital. "Se vogliamo che la scuola rimanga aperta, se non vogliamo che ci siano epidemie nelle scuole e che le scuole vengano chiuse, dobbiamo davvero raggiungere questo numero", ha dichiarato Rubin.
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