Tra mascherine, distanziamento e le ormai consolidate regole da rispettare, gli studenti di tutto il Paese si preparano per tornare in presenza. Dei 7.407.312 di studenti e studentesse totali, tra cui 277.840 con disabilità, a varcare la soglia delle scuole statali lunedì 13 saranno 3.865.365. Tra le regioni pronte ci sono Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, oltre a quelli della Valle d'Aosta e la Provincia di Trento.
Le scuole superiori ospiteranno la fetta più grande degli studenti, con il 51% che ha optato per un Liceo, il 31,7% per un Istituto tecnico e il 17,3% per un Istituto professionale. Nel complesso, quest'anno si conteranno 846.775 gli alunni della scuola dell'infanzia statale, 2.313.923 quelli della primaria, 1.584.758 sono iscritti alla secondaria di I grado e 2.661.856 alla secondaria di II grado.
In Sardegna la campanella suonerà il 14 settembre per 192.252 alunni, mentre il 15 settembre per 1.706.814 bambini e ragazzi delle Regioni Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana, e il 16 settembre per 829.028 studenti del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia. La provincia di Bolzano ha invece anticipato tutti, aprendo le porte già il 6 settembre. Gli ultimi a ritornare in classe, la data prevista è il 20 settembre, saranno gli 813.853 ragazzi delle Regioni Calabria e Puglia.
Nel frattempo il ministro Bianchi rassicura professori, studenti e genitori sull'eventualità di altre chiusure: "La scuola sarà l'ultima cosa che chiuderà nel Paese. Se in un istituto si certifica un focolaio, si isola l'istituto. Se il contagio e' in una classe, si isola la classe. Non vedremo piu' intere Regioni con i plessi chiusi per il Covid. Abbiamo scelto un approccio strutturale per non tornare piu' in Dad". Sulle classi numerose il ministro assicura invece lo sforzo fatto per ridurle a 27 alunni, come previsto dalla legge.