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Funivia del Mottarone, Eitan portato in Israele dal nonno materno: aperta un'inchiesta per sequestro di persona

Il piccolo, unico sopravvissuto alla tragedia, è stato sottratto alla zia paterna Aya che ne è anche tutrice legale

La Procura di Pavia ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona nel caso di Eitan Biran, il bambino di sei anni unico sopravvissuto della sua famiglia alla tragedia della funivia Stresa-Mottarone. Il piccolo è stato, infatti, portato in Israele dai nonni materni, che lo hanno sottratto alla zia Aya che ne è anche tutrice legale. 

"Parlo solo per chiarire che abbiamo agito per il bene di Eitan", ha dichiarato alla Radio israeliana 103 Gali Peleg, zia materna del bambino, aggiungendo che "Eitan ha urlato di emozione quando ci ha visto ed ha detto 'finalmente sono in Israele. Non ha cessato di emozionarsi e di dire che noi siamo la sua vera famiglia. Ha detto di sentirsi fra le nuvole. Finalmente gli è tornato il colore sul viso".

La zia materna, che ha sottolineato che non si tratta di rapimento, ha poi spiegato: "Siamo stati obbligati, non avevamo più saputo quali fossero le sue condizioni mentali e di salute. Potevamo solo vederlo per breve tempo. Lo abbiamo riportato a casa, così come i genitori volevano per lui". Gali Peleg ha poi concluso dicendo "che la custodia alla zia paterna risulta irregolare".

L'ultimo viaggio della famiglia di Eitan, le salme verso Israele

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Le 5 vittime di origini israeliane del crollo della funivia Mottarone-Stresa tornano a Tel Aviv. Le salme di Amit Biran, Tal Peleg, del figlio di due anni Tom e dei nonni della donna, Barbara Konisky Cohen e Itshak Cohen, sono state trasferite dall'obitorio di Verbania all'aeroporto milanese di Malpensa, da dove, con un volo di Stato, raggiungeranno Israele, dove si svolgeranno i funerali. Resta in Italia ricoverato a Torino l'unico sopravvissuto della tragedia, il piccolo Eitan.  

Non sapeva nulla dell'accaduto l'avvocato Franz Sarno, legale solo sul fronte del risarcimento del danno per la tragedia della funivia del Mottarone di Shmuel Peleg, nonno materno. "Ho appreso questa notizia stamattina, è stata una doccia fredda - ha detto -, io mi occupo solo del risarcimento del danno, avevo sconsigliato di fare questa guerra sulla pelle del minore".

Nella guerra tra le due famiglie è intervenuto il presidente della Comunità ebraica milanese Milo Hasbani. "Milano ha appreso con sgomento la notizia del sequestro del piccolo Eitan - ha dichiarato - ed esprime una decisa condanna nei confronti di questo gravissimo atto che viola le leggi italiane ed internazionali. L'augurio è che la vicenda si risolva nel più breve tempo possibile nella direzione dell'ottemperanza della decisione del Tribunale dei minori".

Amareggiata per l'accaduto anche la sindaca di Stresa, Marcella Severino, che sulla vicenda ha detto: "Eitan è arrivato in Italia che aveva appena un mese ed è cresciuto qui. Dopo il trauma subito stava lentamente ritrovando un po' di equilibrio. Mi lascia l'amaro in bocca sapere che è stato sradicato dai suoi punti fissi. Un mese fa ho parlato con la zia del bimbo, Aya, e sapevo che era preoccupata. Spero che questa situazione si possa risolvere in fretta, per il bene del bambino e che queste persone capiscano che possono fare i nonni venendo a trovare Eitan in Italia". 

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