"SERVE SFORZO COMUNE"

Lamorgese: rischio aumento terrorismo | "No Green pass? Temo estremismi"

Il ministro dell'Interno mette in guardia sull'escalation della violenza nel nostro Paese: "Dobbiamo pensare ai lupi solitari", e sulle manifestazioni dei No vax avverte: "Toni alti, siamo preoccupati"

© Ansa| Luciana Lamorgese - Interno

"C'è il rischio di un aumento delle attività jihadistiche, è latente perché attualmente dobbiamo pensare ai lupi solitari, a persone particolarmente disturbate o fragili, e su questo serve una attenzione particolare". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, aggiungendo che "si tratta di una situazione difficile, ne abbiamo parlato al G7 per mettere in piedi uno sforzo comune".

Il ministro dell'interno, a margine della presentazione del Libro Blu 2020 dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli, mette in guardia sull'escalation di violenza nel nostro Paese anche in merito alle proteste dei No vax contro il Green pass: "La preoccupazione c'è perché i toni salgono sempre di più il rischio che ci siano estremismi che vanno a incidere sulle manifestazioni".  

Altro tema delicato quello dei migranti: "C'è  una situazione complessa - ammette il ministro -  che va vista nell'insieme. Il mondo è cambiato". La Lamorgese ha parlato del caso Tunisia dove non c'è governo nè Parlamento. "Stiamo cercando di portare avanti una linea dedicata per avere una comunicazione rapida con le autorità tunisine - ha spiegato - in modo a volte di dissuadere" i migranti dal partire. "Questo perché quando arrivano in Italia - ha ricordato - poi dobbiamo rimpatriarli perché c'è un decreto interministeriale per cui la Tunisia viene considerato un porto sicuro". Per quanto riguarda la Libia - ha concluso - "la situazione è differente". "Stiamo cercando di organizzare sistemi di sicurezza nel sud del Paese - le sue parole - E se non si votasse il 24 dicembre come annunciato ritorneremo in una fase di maggiore instabilità".

Infine un aggiornamento sui profughi dell'Afghanistan: "Confermo l'attenzione avuta da associazioni, enti morali e tantissimi privati per dare disponibilità nell'accoglienza. Sono già in accoglienza più di 2.200 afghani, tra cui tanti nuclei familiari. Si tratta di uno sforzo importante".