IL CASO

Figuraccia al test di ingresso per Medicina: 4 domande con errori | Il ministro Messa (medico di professione): "Mi scuso, annulleremo i quesiti"

Dei 76mila partecipanti solo in 15mila potranno accedere alla facoltà. Ma il rischio di ricorsi è dietro l'angolo

Quattro domande di chimica, biologia, logica e matematica all'ultimo test di ingresso per l'accesso alla facoltà di Medicina (a cui hanno partecipato 76mila ragazzi) sono risultate essere formulate in maniera errata. Il ministro per l'Università Maria Cristina Messa, che di professione fa il medico, si è scusata e ha annunciato l'annullamento di quei quesiti: "Dobbiamo fare le graduatorie tenendo conto di quello che abbiamo". Ma lo spettro dei ricorsi è dietro l'angolo.

L'annuncio dell'annullamento delle domande sbagliate al test di ammissione di Medicina è arrivato dal ministra dell'Università, Maria Cristina Messa, dopo che sulla vicenda era stata presenta anche una interrogazione parlamentare: "Devo riuscire a fare le graduatorie tenendo conto degli errori quindi verosimilmente annullando le domande sbagliate o comunque quelle che sono sotto verifica", ha detto Messa annunciando che è sua intenzione fissare un incontro con  "le commissioni che preparano i test per riuscire a dare qualche cosa di un pochino meno debole per il prossimo anno".

Sotto la lente ministeriale sono finite almeno quattro domande che sarebbero errate: si tratta di quesiti di chimica, biologia, logica e matematica. Domande, a detta dei candidati, poste in maniera ambigua o non congruente. I 76mila diplomati che venerdì si sono presentanti alle selezioni puntano ad ottenere l'ingresso oltre alle facoltà di Medicina anche a quella di Odontoiatria e protesi dentaria. In totale i posti disponibili sono 15mila e 200.

Lo spettro dei ricorsi - Sul regolare svolgimento delle selezioni del 3 settembre scorso è intervenuto anche il Codacons annunciando un ricorso collettivo al Tribunale amministrativo del Lazio. "Anche quest'anno i test sono stati caratterizzati da irregolarità e violazioni delle disposizioni, aprendo la strada ai ricorsi da parte dei candidati che hanno preso parte alle prove - afferma l'associazione -. Come già successo in passato, giungono segnalazioni circa l'uso di smartphone durante la prova d'esame, tempi di consegna non rispettati, anonimato dei candidati violato e carenze sul fronte della segretezza delle domande dei test".