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Dal Green pass alla mascherina, gli italiani al voto con le regole del Covid

Sono 15 milioni i cittadini chiamati alle urne tra settembre e ottobre. La novità è la "certificazione verde" obbigatoria per i componenti dei seggi delle sezioni elettorali ospedaliere e di quelle allestite nelle Rsa

-afp

Dalle certificazioni alle mascherine, dal distanziamento agli accessi contingentati: 15 milioni di italiani si apprestano ad andare al voto tra settembre e ottobre con le regole imposte dal Covid. Circolari di Viminale e ministero della Salute riportano le prescrizioni da osservare. La novità è  l'obbligo del Green pass per i componenti dei seggi delle sezioni elettorali ospedaliere e di quelle allestite nelle Rsa. Il protocollo sanitario firmato dai ministri dell'Interno e della Salute, Luciana Lamorgese e Roberto Speranza, punta a contemperare "il diritto al voto con quello alla salute".

Vietati assembramenti. Per l'allestimento dei seggi vanno previsti "percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita, chiaramente identificati con opportuna segnaletica, in modo da prevenire il rischio di interferenza tra i flussi di entrata e quelli di uscita". È, inoltre, necessario evitare assembramenti nei seggi, "prevedendo il contingentamento degli accessi nell'edificio ed eventualmente creando apposite aree di attesa all'esterno dell'edificio stesso". I locali destinati al seggio dovranno essere "sufficientemente ampi per consentire il distanziamento non inferiore a un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi ultimi e l'elettore". Bisogna, però, anche garantire la distanza di due metri al momento dell'identificazione dell'elettore, quando a quest'ultimo sarà chiesto di rimuovere la mascherina limitatamente al tempo occorrente per il suo riconoscimento.

Pulizia dei locali. Nel corso delle operazioni di voto, ci saranno periodiche operazioni di pulizia dei locali e disinfezione delle superfici di contatto, compresi tavoli, cabine elettorali e servizi igienici. È necessario, inoltre, rendere disponibili prodotti igienizzanti (dispenser di soluzione idroalcolica) da disporre negli spazi comuni all'entrata nell'edificio e in ogni seggio per permettere l'igiene frequente delle mani. SI rimette poi "alla responsabilità di ciascun elettore il rispetto di alcune regole basilari di prevenzione" come evitare di recarsi al seggio in caso febbre superiore a 37.5 gradi; non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare o a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni. Il Comitato tecnico-scientifico non ha quindi ritenuto necessaria la misurazione della temperatura corporea durante l'accesso ai seggi.

Mascherina obbligatoria. I componenti dei seggi "normali" - così come gli elettori - devono indossare la mascherina chirurgica e sostituirla ogni 4-6 ore; devono, comunque, mantenere sempre la distanza di almeno un metro dagli altri componenti e procedere ad una frequente e accurata igiene delle mani. L'uso dei guanti è consigliato solo per le operazioni di spoglio delle schede.

Garantito il voto a domicilio. I componenti dei seggi ospedalieri e di quelli allestiti nelle Rsa  dovranno avere il Green pass. Ciò "al fine di garantire adeguate condizioni di sicurezza nell'espletamento delle fasi di raccolta del voto degli elettori positivi al Covid-19 in trattamento ospedaliero o domiciliare e di tutti coloro che si trovano in condizione di quarantena o isolamento fiduciario". Il personale che raccoglie il voto a domicilio dovrà essere formato e dotato di adeguati dispositivi di protezione individuale. Dovrà inoltre indossare camice/grembiule monouso, guanti, visiera con mascherina chirurgica oppure dispositivi di protezione facciale di tipo FFP2 o FFP3; per gli elettori in quarantena basteranno guanti e mascherina chirurgica. 

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