Mostre, spettacoli, performance, installazioni, campagne di comunicazione e pubblicazioni da 60 anni a Milano accompagnano il Salone del Mobile: oggi, tutti quegli eventi collaterali che hanno ampliato l'appuntamento fieristico sono protagonisti de "il Salone/la Città", la mostra curata da Mario Piazza e ideata dal Museo del Design Italiano di Triennale Milano in scena fino al 12 settembre in occasione del Supersalone.
"Il Salone del Mobile di Milano ha svolto un ruolo determinante - dice Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano e curatore del Supersalone - nel fare di Milano la capitale mondiale del design che conosciamo oggi. Attraverso questa mostra, nata da una stretta collaborazione tra Triennale e il Salone del Mobile, vogliamo celebrare la storia del Salone, non solo come momento cruciale per il settore produttivo e commerciale, ma evidenziandone il ruolo di autorevole istituzione culturale. Una manifestazione che ha saputo coinvolgere un pubblico molto più ampio aprendo alla città il confronto tra progetto e design, tra innovazione tecnologica e immaginazione artistica".
"E' dal 1961 - aggiunge Maria Porro, presidente del Salone - che il Salone del Mobile di Milano accende un'intera città . Da allora ha orchestrato decine di eventi, mostre e occasioni di confronto e approfondimento al di fuori del quartiere fieristico. Questa esposizione vuole farci rivivere tutti quei progetti che ci ricordano che il Salone non è solo una manifestazione con un intento commerciale ma un terreno fertile in cui la cultura del progetto e della qualità trovano la loro linfa vitale. Una mostra che racconta e mostra quanto il Salone sia un sistema di connessioni, creatività e innovazione oltre che un fondamentale momento di business."
In Triennale è possibile visitare anche il Museo del Design Italiano, con una selezione dei pezzi più iconici e rappresentativi del design italiano dal 1946 al 1981. Fino al 7 novembre sarà aperta anche la mostra "Carlo Mollino. Allusioni Iperformali" che presenta gli arredi di Casa Albonico realizzati tra il 1944 e il 1946 dall'architetto Carlo Mollino, acquisiti dal ministero della Cultura e concessi in comodato a Triennale Milano.