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Lino Banfi a "Chi": "A 85 anni mi censurano per il mio porca pu**ena"

L'attore pugliese torna sulla polemica che l'ha coinvolto qualche tempo fa

Lino Banfi, dalla comicità alla ristorazione

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"Non capisco queste polemiche sull'espressione 'porca pu....ena' nel mio spot pubblicitario. E' un gioco, fa ridere, per noi pugliesi è come 'ostrega' per un veneto, non c'è volgarità". Cosi' Lino Banfi commenta in una intervista con Chi (in edicola da mercoledì 8 settembre) l'attacco ricevuto dal Moige per lo spot televisivo.

Nella pubblicità Banfi riprendeva il personaggio dell'allenatore Oronzo Canà, utilizzando la colorita espressione pugliese diventata anche il portafortuna della nazionale italiana campione d'Europa e uno dei tormentoni dell'estate 2021.  

"Prima del lockdown nella mia orecchietteria a Roma avevo una scorta di 400 confezioni di sugo "Porcapu....e'na", che rischiavano di scadere se non avessimo riaperto in tempo", racconta Lino Banfi a "Chi". "Allora ho pensato di metterli a disposizione di chi non aveva da mangiare". "

"Con il sugo 'Porcapu....e'na' abbiamo sfamato tante persone" - "Ho fatto arrivare da Barletta un gran quantitativo di orecchiette, tramite un amico prete della Caritas ho contattato l'elemosiniere del Papa e a lui ho spiegato il progetto di offrire 2.000 piatti di pasta con il mio sugo a chi aveva bisogno", ha continuato. "Prima però l'ho avvisato: 'Eminenza, guardi che questo ha un nome un po' piccante...'. Se lo è fatto dire, si è fatto una bella risata... E alla fine con il mio "Porcapu....e'na" abbiamo sfamato tante persone".

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