Afghanistan, Di Maio: "Valutiamo una presenza congiunta a Kabul con i nostri partner"
Nell'informativa il ministro degli Esteri ipotizza "un nucleo formato da funzionari di più Paesi sotto l'ombrello dell'Unione Europea o, eventualmente, delle Nazioni Unite". Intanto i talebani annunciano che il nuovo governo "è imminente"
"Con i Paesi dell'area e con i nostri partner stiamo riflettendo sulla creazione di una presenza congiunta in Afghanistan con funzioni prevalentemente consolari e che serva da punto di contatto immediato". Lo ha detto Luigi Di Maio nell'informativa sull'Afghanistan al Senato. Il ministro degli Esteri ha aggiunto che si tratterebbe di "un nucleo formato da funzionari di più Paesi sotto l'ombrello dell'Unione Europea o, eventualmente, delle Nazioni Unite".
Un punto di contatto immediato - Di Maio ha parlato al Senato della situazione nel Paese, precisando che i funzionari che potrebbero rappresentare una presenza congiunta avrebbero "funzioni prevalentemente consolari" e servirebbero "da punto di contatto immediato. Si tratterebbe di una soluzione innovativa, per la quale sarà necessario un efficace coordinamento preventivo", ha aggiunto.
I diritti umani e quelli delle donne - Il ministro ha affrontato anche la questione dei diritti umani, "con particolare attenzione alle donne. Intendiamo promuovere nei fori internazionali, a cominciare dalle Nazioni Unite, iniziative appropriate a tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali degli afghani. Lavoreremo per cercare di costruire un consenso in ambito Consiglio Diritti Umani per l'istituzione di un meccanismo di monitoraggio, anche attraverso la promozione di una dichiarazione congiunta nel corso dell'imminente 48esima sessione del Consiglio che comincerà lunedì prossimo".
Donne e sicurezza - "Stiamo anche lavorando all'organizzazione di un evento sulla condizione e sui diritti delle donne in Afghanistan in occasione della prossima settimana ministeriale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Vogliamo inoltre mobilitare le risorse assegnate al quarto Piano d'Azione Nazionale per l'attuazione dell'Agenda Donne Pace e Sicurezza delle Nazioni Unite, includendovi iniziative per l'Afghanistan", ha aggiunto.
Vertice straordinario del G20 - Come presidenza di turno, inoltre, "abbiamo proposto la piattaforma del G20 - più ampia e inclusiva - per affrontare le principali sfide del dossier afghano. Stiamo verificando condizioni, modalità e tempistiche per un vertice straordinario dedicato all'Afghanistan".
120 milioni destinati agli aiuti - Di Maio ha poi spiegato che, su sua proposta, il consiglio dei ministri "ha destinato 120 milioni di euro a iniziative di resilienza in favore della popolazione afgana, all'assistenza ai rifugiati nei Paesi limitrofi, nonché alla partecipazione italiana all'attuazione di programmi internazionali di risposta alla crisi in Afghanistan. Si tratta di fondi originariamente destinati alla formazione delle forze di sicurezza afghane nell'ambito della delibera missioni". Il ministro ha poi aggiunto che "le risorse per il 2021 verranno portate da 21 a 31 milioni di euro complessivi, destinandole a iniziative per l'assistenza alimentare, per servizi di salute materno/infantile, per la lotta alla malnutrizione infantile, e in generale per la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione, come donne, minori e sfollati interni".
Flussi migratori - In Pakistan, dove abbiamo istituito in ambasciata una situation room per la gestione dei profughi afghani, ho tenuto a visitare la frontiera con l'Afghanistan, a Torkham. Dai sopralluoghi che ho svolto e come mi hanno confermato gli interlocutori della cooperazione allo sviluppo sul campo, almeno per il momento, dal punto di vista dei flussi migratori la situazione rimane sotto controllo, ma il rischio è che la crisi economica e alimentare, anche in vista dell'inverno, possa innescare flussi più ampi", ha detto a proposito dei profughi.
Talebani: "Nuovo governo imminente" - "I preparativi per il governo islamico in Afghanistan sono stati completati, il governo sarà annunciato a breve". Lo ha scritto su Twitter Ahmadullah Muttaqi, capo talebano del settore multimedia della commissione culturale dell'Emirato islamico, aggiungendo che "sarà l'unico governo in 40 anni di storia afghana a governare sull'intero Paese". La Guida suprema scelta dovrebbe essere Haibatullah Akhundzada.
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