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Gratta e Vinci conteso, l'Agenzia delle Dogane: "Il pagamento al momento rimane sospeso"

A Tgcom24 interviene Stefano Saracchi, direttore Giochi Numerici e Lotterie dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dell'Ufficio Investigazioni, spiegando che cosa accadrà ora della vincita

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È stato recuperato il biglietto “Gratta e Vinci” rubato nei giorni scorsi in una tabaccheria di Napoli. Dopo che l’uomo è stato ufficialmente fermato prima dalla Polizia di frontiera e poi dai Carabinieri, ci si chiede cosa accadrà ora della vincita. "Il pagamento al momento rimane sospeso" dice a Tgcom24 Stefano Saracchi, direttore Giochi numerici e lotterie dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e direttore dell'ufficio Investigazioni.

"Al momento ci sono delle indagini coordinate dall’autorità giudiziaria di Napoli, pertanto l’Agenzia, in via cautelare, ha stabilito la sospensione della vincita in attesa delle determinazioni dell’ufficio di procura" puntualizza Saracchi.

Intanto, alla tabaccheria è stato avviato, oltre al procedimento di sospensione cautelare per la rivendita di “Gratta e Vinci”, anche il procedimento di revoca della concessione. Ciò significa che questa non potrà più vendere le schede da gioco né procedere con il lavoro di ricevitoria del Lotto. Nel momento in cui un tabaccaio firma un atto di concessione con i Monopoli infatti, diventa incaricato di pubblico servizio e si assume tutte le responsabilità di quanto accade all'interno della sua struttura, comprese le azioni dei suoi coadiutori, che devono essere indicati all’ufficio dei Monopoli territorialmente competente.

"In questo caso a legare il titolare della rivendita di tabacchi con chi ha commesso il fatto c'è anche un rapporto di parentela. Una situazione che potrebbe avere rilevanza solo sotto l'aspetto penale per dimostrare l’estraneità a determinati fatti" dichiara Saracchi. "Per quanto riguarda la concessione invece, la parentela non ha alcun valore giuridico in quanto la responsabilità ricade oggettivamente sul rivenditore a prescindere da chi ha commesso il fatto punibile dalla legge penale". 

È la prima volta che si verificano casi di questo tipo - ricorda il direttore - infatti nel passato mai si erano raggiunti livelli così eclatanti anche sotto l’aspetto mediatico". In passato alcuni giocatori possono aver segnalato in alcune rivendite piccole difformità, tra l’importo vinto e la somma corrisposta, ma nella maggior parte dei casi senza prove certe. Questa volta però, essendo la cifra sopra i 10 mila euro, l’unico modo per riscuotere il premio era recarsi presso un Istituto di credito autorizzato e avviare la procedura di accertamento di validità. La conferma della vittoria può arrivare solo dopo aver grattato anche il codice a barre presente nel biglietto, mentre i sistemi informatici dell’Agenzia possono verificare, dopo la validazione, anche quale ricevitoria ha verificato il tagliando. 

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