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Rogo Torino, indagato un fabbro per incendio colposo

L'artigiano ha raccontato agli inquirenti che è partita una fiamma mentre stava installando una cassaforte

Il rogo che ha devastato due condomini di un palazzo ottocentesco di Torino, in pieno centro città, causando milioni di danni, potrebbe essere nato da una fiamma da una saldatrice. Indagato per incendio colposo un fabbro di 56 anni che lavorava in un attico. "Stavo saldando, mi è partita una fiammata", ha ammesso rispondendo alle domande degli investigatori. 

Il fabbro, ricostruisce La Stampa, stava installando una cassaforte in uno dei due attici in cima al palazzo, di fronte alla stazione di Porta Nuova.

Incendio a Torino, le fiamme divorano mansarde e tetto

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Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, il 56enne avrebbe tagliato un muro condominiale per fissare una cassaforte. In quel punto, nella parete c'è uno spazio vuoto. Dopo che la scintilla ha provocato le fiamme, incendiando i pannelli isolanti in poliuretano, il rogo si è sviluppato facilmente proprio in quello spazio.

"Sono distrutto, la mia vita è un disastro, per me è un momento terribile", ha raccontato l'uomo sempre a La Stampa. Per l'incendio si ipotizzano danni tra i 20 e i 30 milioni di euro.

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