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Tutto sul piano London Bridge: ecco come la Gran Bretagna si prepara alla morte di Elisabetta

Nuovi dettagli sul piano che il Paese eseguirà i giorni successivi alla morte della sovrana: li rivela "Politico"

Nel Regno Unito, il giorno in cui la regina Elisabetta morirà, le istituzioni pubbliche britanniche sospenderanno tutte le comunicazioni via social media. Un black out social a tutti gli effetti. Lo ha rivelato Politico, aggiungendo un nuovo dettaglio a quanto già noto della cosiddetta "Operazione London Bridge", ovvero il piano che sarà eseguito nei giorni successivi alla morte di Elisabetta II. 

Alle indiscrezioni già trapelate sulla stampa inglese ormai quattro anni fa, il quotidiano americano aggiunge nuove informazioni, ottenute grazie alla possibilità di visionare parti del piano rimaste finora inedite. Come già noto dal 2017, la parola d'ordine con cui Buckingham Palace comunicherà a Downing Street la notizia della morte della regina - oggi 95 anni e un Paese su cui regnare ormai senza il suo Filippo, morto lo scorso aprile - sarà "London Bridge is down", ovvero "il Ponte di Londra è crollato". Una volta avvenuta la comunicazione ufficiale tra palazzo reale e governo, stando a quanto riportato da Politico, l'informazione pubblica - la cui esclusiva sarà riservata all'agenzia nazionale PA - sarà poi gestita esclusivamente dai siti web governativi e della famiglia reale secondo un rigoroso schema.

Anche sul web si rispetterà il lutto. Prima di tutto, ciò interesserà il portale di Buckingham Palace, che darà la notizia ufficiale, rigorosamente su sfondo nero. Anche tutti i restanti siti istituzionali e governativi onoreranno il lutto attraverso l'interruzione della diffusione di qualsiasi contenuto non urgente e la sospensione temporanea della possibilità di ritwittare i messaggi.

IPA

L'ultimo saluto alla regina - conferma Politico - seguirà il programma già in parte noto ai cittadini britannici e al mondo intero. I sudditi potranno far visita per l'ultima volta alla loro regina nella camera ardente allestita nel Palazzo di Westminster - la sede del Parlamento - che ospiterà la salma di Elisabetta per tre giorni. Mentre per i funerali di Stato solenni si dovrà attendere dieci giorni dopo il decesso, quando l'intero Paese darà davvero il suo ultimo addio alla sovrana in una giornata di lutto nazionale.

Il piano elenca i passaggi formali verso la successiva incoronazione del principe Carlo, indicato personalmente nella sua veste di erede al trono. Non senza attribuire al ministero degli Esteri specifiche responsabilità per l'accoglienza di ospiti d'onore stranieri e per far fronte al previsto incremento di turisti; nonché a quello della Difesa per la cura degli aspetti cerimoniali militari delle parate funebri, incluso il fuoco a salve dei cannoni in vista delle esequie.

Anche se l'argomento potrebbe far sorgere qualche dubbio, l'accesso di Politico ai documenti ufficiale non sembra aver nessun legame con un eventuale peggioramento delle condizioni di salute della regina, specifica il "Guardian" che ha riportato le informazioni ottenute da Politico

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