Esattamente 30 anni fa, era il 1991, Opel decise di dare una svolta alla sua gamma proponendo nel segmento delle auto medie la Astra. Una svolta anche strategica, perché Astra prendeva il posto della Kadett e la rivale più diretta non era più la Ford Escort ma la Volkswagen Golf. La scelta si rivelò azzeccata, perché da allora Opel ha venduto 15 milioni di Astra nel mondo, configurandola in tante carrozzerie.
Il primo settembre scorso è stata annunciata la sesta generazione del modello, che sarà ordinabile sui mercati europei dalla metà dʼottobre. Lancerà subito lʼoffensiva elettrica, con la versione plug-in hybrid già pronta per le concessionarie, mentre la variante interamente elettrica Astra-e arriverà nel 2023. Seguendo le indicazioni del gruppo Stellantis (entro cui Opel, già PSA, oggi si muove), i motori a benzina e a gasolio non saranno abbandonati e, soprattutto nei primi tempi, affiancheranno sul mercato le versioni elettrificate.
Sulla nuova Opel Astra ci sarà tanta tecnologia. Debuttano ad esempio i fari attivi Intelli-Lux LED Pixel Light (già visti su Insignia), con 168 elementi a LED che garantiscono la massima efficienza in fatto dʼilluminazione e sicurezza. Dotazione da categoria superiore, come nell’abitacolo la presenza del “Pure Panel” completamente digitale, che consegna alla storia la strumentazione analogica. Il guidatore ha a disposizione larghissimi schermi touch e li gestisce come farebbe con il proprio smartphone, quindi in modo semplice e intuitivo.
La sesta generazione di Opel Astra sarà ordinabile il mese prossimo a partire da 24.500 euro. Testimonial dʼeccezione, una conferma in casa Opel, lʼallenatore del Liverpool Jürgen Klopp, che ha anche avuto modo di guidare un modello in pre-produzione della best-seller tedesca.