DOPO L'AFFONDO DI DRAGHI

Salvini: "La Lega dirà no all'obbligo vaccinale ma resta nel governo" | Giorgetti: "Riflettere bene, non si deve arrivare alla coercizione"

Dopo l'affondo di Draghi il leader del Carroccio assicura che nulla cambia a Palazzo Chigi: "Continueremo a sostenere le nostre posizioni di sempre su tasse, immigrazione, pensioni e vaccino"

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"Noi siamo al governo e ci rimarremo", dice Matteo Salvini dopo l'affondo di Mario Draghi, che ha dichiarato il suo sì all'obbligo vaccinale. La Lega però, chiarisce il leader del Carroccio, "confermerà in Parlamento le sue posizioni di sempre" su temi come "aumento delle tasse, immigrazione, taglio delle pensioni e obbligo vaccinale (che non esiste in nessun Paese europeo)". 

"Non usciremo dal governo" - Se il premier deciderà di introdurre tale obbligo nel Paese quindi, dice il segretario leghista rispondendo ad Affaritaliani.it, "non usciremo dal governo. Ci rimarremo per aiutare gli italiani ad uscire dall'emergenza sociale, sanitaria ed economica, come richiesto dal presidente Mattarella".  Salvini rivendica poi che la Lega sta lavorando "per portare avanti tutte le riforme necessarie, dal fisco alla giustizia, dalla pubblica amministrazione alla concorrenza, con l'obiettivo di utilizzare al meglio i fondi europei del Pnrr". 

La Lega conferma "le posizioni di sempre" - Il segretario della Lega chiarisce però che, in caso di divergenze sui singoli provvedimenti, il suo gruppo confermerà in Parlamento le posizioni di sempre. "La Lega - conclude - ha scelto di entrare in questo governo di emergenza per responsabilità e amore per l'Italia e ci rimarremo, Pd e Cinque Stelle si mettano l'anima in pace, non li lasceremo certo soli a governare per imporre nuove tasse, ius soli, taglio delle pensioni o ddl Zan. E se in Parlamento si troverà una maggioranza per modificare, o addirittura cancellare, il reddito di cittadinanza, tutti ne dovranno prendere atto". 

Giorgetti: "Riflettere bene su obbligo vaccinale" - "L'obbligo vaccinale? Credo che sia una misura su cui riflettere molto bene. A me piace molto ciò che ha scritto la Corte svizzera in termini etici: se si arriva all'obbligo vaccinale si arriva a una forma coercitiva che, se possibile, deve essere evitata". Lo ha dichiarato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, a margine di un convegno del World Food Forum.